Roma – Considerare la tutela ambientale in tutte le politiche locali e nazionali e non solo in quelle direttamente collegate alla preservazione della natura. E’ quanto chiesto da un gruppo di ricercatori guidati da Heather Tallis dell’Università della California Santa Cruz su “Science”. Gli studiosi sostengono che è necessario un quadro coeso per integrare i rischi e le opportunità legati alla natura nel processo decisionale quotidiano. Per guidare l’identificazione dei cambiamenti politici che possono migliorare il ritmo e l’efficacia dell’integrazione della natura, gli autori hanno proposto i cosiddetti criteri CASE (cross-sectoral, appropriate, strategic, and evidence-based): le decisioni in base a questi criteri dovrebbero essere intersettoriali, appropriate, strategiche e basate su prove. In questa ottica i ricercatori evidenziano i recenti cambiamenti sostanziali nelle politiche degli Stati Uniti che hanno unificato gli sforzi economici, normativi, di sicurezza e sociali per migliorare lo sviluppo sostenibile e la governance. Gli autori identificano anche nuove opportunità di ricerca per la comunità scientifica per supportare e promuovere queste politiche, illustrando come le intuizioni scientifiche abbiano guidato le innovazioni politiche e creato ulteriori percorsi di ricerca. “I processi politici che seguono i criteri CASE possono aiutare a integrare la natura in qualsiasi paese. Questi tipi di politiche mettono la natura su un piano di parità, non di preferenza, e consentono comunque la possibilità che i processi decisionali scelgano in ultima analisi un’alternativa non naturale”, scrivono gli autori. “Tuttavia, data l’attuale marginalizzazione della natura nelle decisioni, tale integrazione porterà probabilmente a decisioni più positive per la natura”.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Scienziati chiedono approccio green in tutte le politiche non solo quelle ambientali
(2 Agosto 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla