Gianmarco Pondrano d'Altavilla

I ricercatori creano nuovo metodo per riciclare rifiuti sanitari

(7 Agosto 2024)

Roma – Un nuovo metodo ad alta efficienza per riciclare i rifiuti sanitari in plastica. E’ questo il risultato di uno studio guidato dalla Chalmers University of Technology e pubblicato su Resources, Conservation and Recycling. La tecnologia si chiama “riciclo termochimico” e si basa su un processo chiamato “cracking a vapore”. Scompone i rifiuti mescolandoli con sabbia a temperature fino a 800 gradi Celsius. Le molecole di plastica vengono quindi scomposte e convertite in un gas, che contiene elementi costitutivi per nuova plastica. “Può essere paragonato a una mazza termica che frantuma le molecole e allo stesso tempo distrugge batteri e altri microrganismi”, afferma Martin Seemann, professore presso la Divisione di tecnologia energetica di Chalmers. “Ciò che resta sono diversi tipi di composti di carbonio e idrocarburi. Questi possono quindi essere separati e utilizzati nell’industria petrolchimica, per sostituire i materiali fossili attualmente utilizzati nella produzione”. Per testare la tecnologia nella vita reale, i ricercatori hanno portato avanti due diversi progetti in parallelo in una struttura di prova presso Chalmers Power Central . Nel primo progetto, alcuni tipi di prodotti diversi, come mascherine e guanti di plastica, sono stati sottoposti al processo. Nel secondo, è stata creata una miscela che rappresenta la composizione media dei rifiuti ospedalieri degli ospedali della regione. La miscela conteneva circa dieci diversi materiali plastici, oltre alla cellulosa. I risultati sono stati costantemente positivi in entrambi i progetti, il che dimostra il grande potenziale che esiste nella tecnologia. Uno dei progetti è stato guidato da Judith González-Arias, ora all’Università di Siviglia in Spagna. “Ciò che rende questa tecnologia così entusiasmante è la sua capacità di gestire le sfide ambientali che associamo ai prodotti monouso medici. Il riciclo termochimico non solo affronta il problema che i rifiuti medici non vengono riciclati oggi, ma facilita anche il recupero di preziosi atomi di carbonio. Ciò è pienamente in linea con i principi dell’economia circolare e fornisce una soluzione sostenibile all’urgente problema della gestione dei rifiuti medici”, afferma Judith González-Arias. (AGI)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla