Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Sostenibilità: previsioni catastrofiche su innalzamento dei mari sono esagerate

(22 Agosto 2024)

Roma – Una delle peggiori previsioni su quanto potrebbero innalzarsi gli oceani del mondo a causa dello scioglimento delle calotte polari del pianeta sarebbe altamente sovrastimata. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’Università di Dartmouth pubblicato su Science Advances. Lo studio sfida una nuova e allarmante previsione contenuta nell’ultimo rapporto di alto profilo del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) delle Nazioni Unite. Pubblicato integralmente lo scorso anno, il sesto rapporto di valutazione dell’IPCC ha introdotto un possibile scenario in cui il crollo delle calotte glaciali del continente meridionale renderebbe il contributo dell’Antartide al livello medio globale del mare due volte più alto entro il 2100 rispetto a quanto previsto da altri modelli, e tre volte più alto entro il 2300. Sebbene l’IPCC abbia definito questa previsione specifica come a “bassa probabilità”, il potenziale di innalzamento degli oceani del mondo fino a 50 piedi, come previsto dal modello, le ha fatto guadagnare un posto nel rapporto. A quella portata, la penisola della Florida sarebbe sommersa, fatta eccezione per una striscia di terreno elevato interno che si estende da Gainesville a nord del lago Okeechobee. Ma questa previsione si basa su un nuovo meccanismo ipotetico di come le calotte glaciali, i ghiacciai spessi e terrestri che ricoprono le regioni polari, si ritirano e si sfaldano. Il meccanismo, noto come Marine Ice Cliff Instability (MICI), non è stato osservato e finora è stato testato solo con un singolo modello a bassa risoluzione, come riportano gli autori del nuovo studio di Dartmouth . I ricercatori hanno testato la MICI con tre modelli ad alta risoluzione che catturano con maggiore accuratezza le dinamiche complesse delle calotte glaciali. Hanno simulato il ritiro del ghiacciaio Thwaites in Antartide, la calotta glaciale larga 75 miglia popolarmente soprannominata “Ghiacciaio del giorno del giudizio” per la velocità accelerata con cui si sta sciogliendo e il suo potenziale di innalzare i livelli globali del mare di oltre due piedi. I loro modelli hanno mostrato che persino il Thwaites difficilmente collasserà rapidamente durante il 21° secolo come avrebbe previsto la MICI. Mathieu Morlighem , professore di scienze della terra a Dartmouth e autore corrispondente del documento, ha affermato che i risultati suggeriscono che la fisica alla base della proiezione estrema inclusa nel rapporto IPCC è imprecisa. “Non stiamo dicendo che l’Antartide è sicura e che l’innalzamento del livello del mare non continuerà: tutte le nostre proiezioni mostrano un rapido ritiro della calotta glaciale”, continua. “Ma le proiezioni di fascia alta sono importanti per la pianificazione costiera e vogliamo che siano accurate in termini di fisica. In questo caso, sappiamo che questa proiezione estrema è improbabile nel corso del 21° secolo” ha concluso. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla