Roma – Le maggiori concentrazioni di gas serra mai registrate, le temperature più alte e il livello medio globale del mare più alto mai registrato per il dodicesimo anno consecutivo: sono tre record che faranno ricordare il 2023 come un anno nero per il clima. E’ quanto emerge da un nuovo rapporto, intitolato State of the Climate e coordinato dai Centri nazionali per l’informazione ambientale della NOAA, la National Oceanic and Atmospheric Administration degli USA. Il rapporto che si basa sui contributi di oltre 590 scienziati provenienti da tutto il mondo, mette in evidenza sei record chiave sui cambiamenti climatici che sono stati infranti nel 2023: concentrazioni di gas serra, temperatura globale, temperatura della superficie del mare, calore degli oceani, livello del mare e ghiaccio marino antartico. Le concentrazioni di gas serra, tra cui CO2, metano e protossido di azoto, sono state le più alte mai registrate, mentre la temperatura media globale della superficie terrestre ha raggiunto 1,46 °C in più rispetto ai livelli preindustriali. Anche gli ultimi sette mesi del 2023 (da giugno a dicembre) sono stati singolarmente i più caldi mai registrati. Per quanto riguarda la temperatura della superficie del mare, la temperatura media è stata di 0,13 °C superiore al record precedente, in gran parte grazie a una serie di ondate di calore marine. “Nel complesso, il 94 pe cento della superficie oceanica mondiale ha subito almeno un’ondata di calore marino”, spiega il rapporto. Il contenuto di calore degli oceani, ovvero la misura del calore dalla superficie del mare fino a una profondità di due chilometri, è stato il più alto mai registrato, mentre il livello medio globale del mare nel 2023 è stato il più alto mai registrato per il dodicesimo anno consecutivo. Infine, nel 2023 il ghiaccio marino antartico ha raggiunto il minimo storico. (30Science.com)
Valentina Arcovio
Clima: nuovo rapporto conferma, 2023 anno nero
(23 Agosto 2024)
Valentina Arcovio