Roma – L’intelligenza artificiale può evitare gli incidenti – e le morti correlate – della fauna selvatica con le recinzioni. E’ quanto emerge da uno studio congiunto del Senckenberg Biodiversity and Climate Research Centre e del Microsoft AI for Good Lab, i cui risultati sono stati riportati su Science. Erette nel corso dell’ultimo secolo, in gran parte per contenere il bestiame, le recinzioni di filo spinato e intrecciato impediscono anche alla fauna selvatica come cervi, alci e antilocapre di migrare per cercare cibo o sfuggire alla neve profonda. I conservazionisti stanno cercando di rimuovere o sostituire alcune vecchie recinzioni, ma ciò significa trovarle nelle vaste distese ad esempio degli USA dove sono ampiamente diffuse. Wenjing Xu, ricercatore post-dottorato presso il Senckenberg Biodiversity and Climate Research Centre, e Zhongqi Miao, scienziato di ricerca applicata presso il Microsoft AI for Good Lab, hanno addestrato un computer a identificare le recinzioni nelle immagini aeree scattate da aerei che sorvolavano il Wyoming sud-occidentale. Confrontando le stime delle recinzioni con i dati dei rilievi sul campo, hanno scoperto che il sistema poteva identificare con precisione circa il 70 per cento delle recinzioni. . Finora, si sono concentrati su foto scattate da aerei con una risoluzione fino a 60 centimetri per pixel. I ricercatori stanno ora cercando collaboratori con cui raccogliere immagini a risoluzione più elevata e addestrare il modello su di esse, per renderlo più preciso. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
L’IA può salvare la fauna selvatica dagli incidenti con i recinti
(20 Agosto 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla