Roma – Utilizzare le acque reflue per produrre fosforo essenziale per la fabbricazione di batterie al litio ferro fosfato (LiFePO 4 ), un componente chiave nel mercato dei veicoli elettrici in rapida crescita. E’ questo l’obiettivo di un nuovo metodo illustrato su Engineering da un gruppo di ricerca del Shenzhen Engineering Research Laboratory for Sludge and Food Waste Treatment and Resource Recovery. Il nuovo metodo del team prevede l’utilizzo di fanghi provenienti da processi di rimozione chimica del fosforo (CPR) basati su coagulante di Fe nel trattamento delle acque reflue. Questi fanghi, ricchi di fosforo e ferro, vengono sottoposti a un trattamento di sinterizzazione seguito da lavaggio acido per produrre ossidi P-Fe purificati (Fe 2,1 P 1,0 O 5,6 ). Questi ossidi vengono quindi utilizzati come sostituti fino al 35 per cento del reagente FePO 4 solitamente utilizzato nella sintesi di catodi LiFePO 4 . A differenza dei tradizionali metodi di recupero del fosforo, che producono principalmente fertilizzanti al fosforo, questo approccio innovativo converte il 100 per cento del fosforo dai fanghi CPR in catodi LiFePO4/C di alto valore Secondo i ricercatori, il significato di questa ricerca si estende oltre il semplice progresso tecnologico. Convertendo i fanghi di acque reflue in un componente fondamentale per l’accumulo di energia pulita, l’approccio del team supporta sia la sostenibilità ambientale sia la spinta globale verso soluzioni energetiche più pulite. Il processo di recupero riduce i rifiuti urbani, diminuisce la dipendenza dalle risorse finite di fosforo e contribuisce allo sviluppo di tecnologie sostenibili.(30Science.com)