Gianmarco Pondrano d'Altavilla

L’erosione delle coste può essere combattuta con scariche elettriche

(22 Agosto 2024)

Roma – Una leggera scarica di elettricità può rafforzare una linea costiera per generazioni, riducendo notevolmente il rischio di erosione dovuto al cambiamento climatico e all’innalzamento del livello del mare. E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla Northwestern University e pubblicato su Communications Earth & Environment. Nel nuovo studio, i ricercatori si sono ispirati alle vongole, alle cozze e ad altri organismi marini che utilizzano i minerali disciolti nell’acqua di mare per costruire le loro conchiglie. Allo stesso modo, i ricercatori hanno sfruttato gli stessi minerali disciolti presenti in natura per formare un cemento naturale che lega i granelli di sabbia immersi nel mare. Ma, invece di usare energia metabolica come fanno i molluschi, i ricercatori hanno usato energia elettrica per stimolare la reazione chimica. In esperimenti di laboratorio, una debole corrente elettrica ha cambiato istantaneamente la struttura della sabbia marina, trasformandola in un solido immobile, simile a una roccia. I ricercatori sperano che questa strategia possa offrire una soluzione duratura, economica e sostenibile per rafforzare le linee costiere globali. “Oltre il 40 per cento della popolazione mondiale vive in zone costiere”, ha affermato Alessandro Rotta Loria della Northwestern , che ha guidato lo studio. “A causa del cambiamento climatico e dell’innalzamento del livello del mare, l’erosione è un’enorme minaccia per queste comunità. Attraverso la disintegrazione delle infrastrutture e la perdita di terreni, l’erosione causa miliardi di dollari di danni all’anno in tutto il mondo. Gli attuali approcci per mitigare l’erosione comportano la costruzione di strutture di protezione o l’iniezione di leganti esterni nel sottosuolo. Il mio obiettivo era sviluppare un approccio in grado di cambiare lo status quo nella protezione costiera, che non richiedesse la costruzione di strutture di protezione e che potesse cementare substrati marini senza usare cemento vero e proprio. Applicando una leggera stimolazione elettrica ai terreni marini, abbiamo dimostrato in modo sistematico e meccanicistico che è possibile cementarli trasformando i minerali naturalmente disciolti nell’acqua di mare in leganti minerali solidi, un cemento naturale”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla