Valentina Arcovio

Maggiore libertà accademica porta a più innovazione

(21 Agosto 2024)

Roma – La forza innovativa di una società dipende dal livello di libertà accademica. A dimostrare per la prima volta questa relazione è stato un team internazionale di ricercatori, tra cui scienziati della Technical University of Munich (TUM), in uno studio pubblicato sulla rivista Plos One. I ricercatori hanno analizzato le domande di brevetto e le citazioni di brevetto in un campione di circa 160 paesi nel periodo 1900-2015 in relazione agli indicatori utilizzati nell’Academic Freedom Index. Alla luce del declino globale della libertà accademica negli ultimi 10 anni, i ricercatori prevedono una perdita di output innovativo. Infatti, in molti paesi gli scienziati hanno sperimentato una perdita di libertà accademica negli ultimi anni. Questa tendenza è stata criticata sulla base di principi fondamentali. Tuttavia, non è stata condotta finora alcuna ricerca sull’impatto sulla capacità di una società di produrre innovazioni. Per la prima volta un team internazionale di ricercatori ha studiato la relazione tra libertà accademica e output di innovazione. Lo studio ha coperto il periodo 1900-2015 in 157 paesi. Il team ha analizzato due grandi e rispettati set di dati e ha messo in relazione i risultati. Ebbene, lo studio dimostra che una maggiore libertà degli scienziati si traduce in più innovazioni. Quando il grado di libertà accademica migliora, segue un aumento del numero di domande di brevetto e, successivamente, del numero di citazioni di brevetti. Tuttavia, la situazione della libertà accademica è peggiorata su scala globale nel periodo 2011-2021 per la prima volta negli ultimi 100 anni. Ciò vale anche per il gruppo di 25 paesi con la base scientifica più solida. Per quel decennio, il team di ricerca ha utilizzato i risultati dello studio per calcolare l’impatto del declino. “Prevediamo un declino globale del 4-6% nella capacità innovativa. Nei paesi leader, la cifra è alta fino al 5-8%”, afferma l’autore dello studio Paul Momtaz, professore di Finanza imprenditoriale presso la TUM. “I risultati sono un segnale allarmante per molti paesi. Coloro che limitano la libertà accademica limitano anche la capacità di sviluppare nuove tecnologie e processi e quindi ostacolano il progresso e la prosperità. Vediamo – continua – questa tendenza non solo nelle dittature, ma anche sempre più negli stati democratici in cui i partiti populisti hanno guadagnato influenza”. (30Science.com)

Valentina Arcovio