Roma – Utilizzando la tecnica di modifica genetica CRISPR/Cas9 è stato possibile mutare un gene del gelso da carta per migliorare la lignocellulosa derivata dallo stesso gelso da carta. E’ quanto emerge da un nuovo studio pubblicato su Horticulture Research da ricercatori guidati dalla Accademia Cinese delle Scienze. La biomassa lignocellulosica, come il gelso da carta, permette una produzione di materiali sostenibili grazie alla sua economicità e rinnovabilità. Tuttavia, l’ottimizzazione della composizione della lignina rimane una sfida a causa della sua struttura complessa e della composizione varia, che influisce sull’efficienza e sulla qualità dei materiali risultanti. Questo studio si è concentrato sulla modifica genetica del gene F5H nel gelso da carta per migliorarne la composizione di lignina e migliorare la capacità di adsorbimento del carbonio poroso risultante. I ricercatori hanno creato linee di sovraespressione (OE) e knockout (KO), dando origine a piante transgeniche con strutture di lignina variabili. Le linee KO hanno mostrato un aumento dei micropori e una capacità di adsorbimento notevolmente migliorata rispetto alle linee di controllo e OE. In particolare, la linea KO2 ha dimostrato un aumento di 3,3 volte delle unità guaiacile (G) e la più alta area superficiale tra tutti i campioni, portando a prestazioni di adsorbimento superiori per il metilarancio. Questi risultati evidenziano il potenziale della tecnologia CRISPR/Cas9 per ottimizzare la composizione della lignina, aprendo la strada ad applicazioni di materiali avanzati e migliorando l’utilità della biomassa lignocellulosica.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Grazie a CRISPR realizzati materiali da biomassa migliorati
(30 Luglio 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla