Roma – Un nuovo studio dell’Università Ebraica di Gerusalemme ha rivelato che una dieta bilanciata è essenziale per la salute ottimale e le prestazioni delle api mellifere, una specie chiave per l’impollinazione e la stabilità dell’ecosistema. Lo studio, pubblicato su Animal Behaviour e guidato da Sharoni Shafir della Facoltà di Agraria, Alimentazione e Ambiente Robert H. Smith, indaga come le api mellifere bilanciano il loro apporto nutrizionale per mantenere l’omeostasi e migliorare la forma fisica. I risultati indicano che una dieta sbilanciata con un elevato rapporto omega-6:3 (5:1) influisce significativamente sulla capacità delle api di allattare le larve, ritardando l’inizio dell’allattamento, riducendo la frequenza delle visite di allattamento e alterando l’attenzione data alle larve di età diverse.
Per testare questi effetti, api operaie adulte di un giorno sono state alimentate con una dieta bilanciata o una dieta sbilanciata per sette giorni. Le api sono state quindi rilasciate in un alveare comune, etichettate con codici a barre e filmate ininterrottamente per sei giorni. L’analisi ha rivelato che quelle con una dieta sbilanciata hanno mostrato un comportamento di allattamento ritardato e una ridotta efficienza nella cura delle larve, in particolare nella differenziazione tra larve di tre giorni e larve di quattro giorni.
“Un’alimentazione equilibrata è fondamentale per le colonie di api mellifere, in quanto ha un impatto non solo sulla salute individuale, ma anche sull’efficienza complessiva e sulla sopravvivenza dell’alveare”, ha affermato il Prof. Shafir. “Il nostro studio sottolinea l’importanza di mantenere un rapporto omega-6:3 bilanciato nella dieta delle api mellifere per garantire che possano svolgere efficacemente i loro ruoli cruciali all’interno della colonia”.
Le implicazioni di questa ricerca sono di vasta portata, in particolare nei paesaggi coltivati in cui la disponibilità di fonti di polline nutrizionalmente bilanciate può essere limitata. Il passaggio a un rapporto omega-6:3 più elevato in queste aree potrebbe rappresentare una minaccia significativa per le popolazioni di api, influenzando la loro salute, le loro capacità cognitive e la capacità di sostenere le loro colonie. “Questo studio apre nuove strade per ulteriori ricerche che collegano i comportamenti correlati alla forma fisica all’equilibrio nutrizionale nelle api mellifere”, ha aggiunto il Prof. Shafir. “Evidenzia inoltre la necessità di sforzi di conservazione per garantire che fonti di polline diverse e nutrizionalmente adeguate siano disponibili per questi impollinatori essenziali”.
La ricerca è in linea con i risultati più ampi di altre specie, dove è noto che gli squilibri nutrizionali influenzano la sopravvivenza, il successo riproduttivo e la salute della prole. Richiede una maggiore consapevolezza e misure per supportare le esigenze nutrizionali delle api mellifere, essenziali per il mantenimento delle loro popolazioni e dei vitali servizi di impollinazione che forniscono.(30Science.com)