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Scienziati, necessario un futuro equo per la ricerca sul DNA in Africa

(15 Luglio 2024)

Roma – L’ American Journal of Human Genetics ha pubblicato un articolo di prospettiva sulla necessità di un futuro equo e inclusivo per la ricerca sul DNA e sul DNA antico (aDNA) in Africa. L’articolo, scritto congiuntamente da un team internazionale di 36 scienziati provenienti da Africa, Nord America, Asia, Australia ed Europa, è stato guidato dalla Dott. ssa Elizabeth (Ebeth) Sawchuk del Cleveland Museum of Natural History e dalla Dott. ssa Kendra Sirak dell’Università di Harvard. Il DNA di popolazioni africane antiche e viventi è fondamentale per i ricercatori che studiano l’evoluzione della nostra specie e la storia della popolazione. L’Africa ospita la più grande diversità genetica umana del pianeta e solo una frazione di tale diversità è stata studiata fino ad oggi. Tuttavia, con i progressi scientifici dell’ultimo decennio, la situazione sta cambiando rapidamente. Ogni anno vengono pubblicati più dati genomici di popolazioni africane antiche e viventi e la ricerca sul DNA e l’aDNA africani è destinata ad aumentare drasticamente nel prossimo decennio. Tuttavia, nonostante il crescente interesse internazionale per la ricerca in Africa, gli scienziati africani rimangono nettamente sottorappresentati nei team di ricerca e nel processo di pianificazione ed esecuzione di progetti scientifici. “Il primo passo è discutere della ricerca africana in Africa”, afferma ila dott.ssa Sawchuk “Molti studiosi africani incontrano grandi ostacoli nel partecipare a conferenze di genetica tenute in Nord America ed Europa, il che limita la loro capacità di guidare e collaborare nella ricerca sul DNA e sull’aDNA. Tenere conversazioni in Africa consente di far sentire voci e prospettive che sono state storicamente messe da parte”. Questo nuovo articolo è uno dei risultati del workshop “DNAirobi” tenutosi presso i National Museums of Kenya nel maggio 2023 e co-organizzato da scienziati del Cleveland Museum of Natural History, National Museums of Kenya, Harvard University e Rice University. DNAirobi ha riunito genetisti, archeologi ed educatori provenienti da tutta l’Africa e da tutto il mondo per discutere del futuro della ricerca sul DNA e sull’aDNA incentrata sulla storia della popolazione nel continente. L’articolo cattura i risultati di queste conversazioni e presenta una visione audace di come dovrebbe apparire il panorama della ricerca tra dieci anni. “Questo studio ha coinvolto ricercatori sia del Nord che del Sud del mondo e sottolinea il potenziale che il DNA e il DNA antico hanno per comprendere le popolazioni umane antiche e moderne”, ha affermato il dott. Fredrick Kyalo Manthi, direttore di Antichità, siti e monumenti per i musei nazionali del Kenya. “Amplifica la necessità di formare più studiosi africani, in particolare negli studi correlati al DNA antico”. (30science.com)

 

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