Roma – Il Copernicus Climate Change Service (C3S) , finanziato dalla Commissione Europea, ha osservato che il maggio 2024 è stato il maggio più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media globale dell’aria superficiale di 0,65°C superiore alla media del periodo 1991-2020, segnando il 12 ° mese consecutivo per il quale la temperatura media globale raggiunge un valore record per il mese corrispondente, sulla base dei dati ERA5.
I dati del Copernicus Climate Change Service per maggio mostrano che: “La temperatura media globale per maggio 2024 è stata di 1,52°C superiore alla media preindustriale del periodo 1850-1900, segnando l’undicesimo mese consecutivo (da luglio 2023) pari o superiore a 1,5°C.
La temperatura media globale degli ultimi 12 mesi (giugno 2023 – maggio 2024) è la più alta mai registrata, pari a 0,75°C sopra la media del periodo 1991-2020 e 1,63°C sopra la media preindustriale del periodo 1850-1900”.
La serie di 12 mesi è confermata nello stesso momento in cui l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) e l’Ufficio Meteorologico del Regno Unito pubblicano il loro aggiornamento annuale-decennale sulle previsioni climatiche, che sintetizza le previsioni annuali-decennali fatte da queste istituzioni per il periodo 2024-2028. Questo rapporto mostra, tra molti gli altri risultati, che è probabile che almeno uno dei prossimi cinque anni sarà il più caldo mai registrato, battendo il 2023.
Carlo Buontempo, Direttore di C3S, commenta: “È scioccante, ma non sorprendente che abbiamo raggiunto questa serie di 12 mesi consecutivi. Anche se questa sequenza di mesi da record alla fine verrà interrotta, il segno generale del cambiamento climatico rimane e non vi è alcun segno in vista di un cambiamento in tale tendenza”. Aggiunge inoltre: “Viviamo in tempi senza precedenti, ma abbiamo anche capacità senza precedenti nel monitorare il clima e questo può aiutare a orientare le nostre azioni. Questa serie di mesi più caldi sarà ricordata come relativamente fredda, ma se riusciamo a stabilizzare le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera in un futuro molto prossimo potremmo essere in grado di tornare a queste temperature “fredde” entro la fine del secolo”.
I dati del Copernicus Climate Change Service e del rapporto WMO-UK Met Office vengono utilizzati per sostenere un’importante dichiarazione sul clima del Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres (in diretta mercoledì 16.00 CEST).
Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, afferma: “Nell’ultimo anno, ogni svolta del calendario ha visto aumentare le temperature. Il nostro pianeta sta cercando di dirci qualcosa. Ma sembra che non stiamo ascoltando. Stiamo frantumando i record globali della temperatura e raccogliendo la tempesta. È tempo di crisi climatica. Ora è il momento di mobilitarsi, agire e dare risultati”.(30Science.com)