Roma – “Il Premio Nobel per la Chimica 2023 è stato assegnato a Moungi G. Bawendi, Louis E. Brus e Alexei I. Ekimov per il loro contributo nella scoperta e sintesi dei punti quantici. I “punti quantici”, in inglese “quantum dots”, sono uno dei principali risultati delle cosiddette nanotecnologie”. Lo ha spiegato la direttrice del Dipartimento di scienze chimiche e tecnologie dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Dsctm) Lidia Armelao. “Si tratta – ha aggiunto – di particelle di materiali semiconduttori con dimensioni nanometriche, dove un nanometro corrisponde a un milionesimo di millimetro, oppure un miliardesimo di metro. Queste ridotte dimensioni permettono di sfruttare proprietà quantistiche che vengono meno passando a dimensioni maggiori. In particolare, i punti quantici hanno la capacità di emettere luce a specifiche lunghezze d’onda. Il colore emesso può essere variato semplicemente variando di pochi nanometri la loro dimensione e senza variare la loro composizione. Grazie a queste proprietà di interazione con la luce, i punti quantici trovano applicazione per lo sviluppo di nuove celle solari e dispositivi fotovoltaici, trovano già impiego nei moderni display, ad esempio, nei cosiddetti televisori QLED, e in medicina per lo sviluppo di nuovi sistemi diagnostici per il bioimaging”. (30Science.com)

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Nobel Chimica: Armelao (Cnr-Dsctm) “punti quantici sono principale risultato delle nanotecnologie”
(4 Ottobre 2023)

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