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8 Agosto 2022: le immagini e le notizie di oggi

(8 Agosto 2022)

(30Science.com) – Roma, 8 ago. – Le immagini e le notizie di oggi.

IMMAGINI

 

 

PRIMO PIANO

Con Artemis la migliore tecnologia per trasformare la Luna in una base spaziale

Villaggio sulla Luna – crediti: ESA, P. Carril

Veicoli spaziali, moduli abitativi, robot e sistemi di connessione consentiranno di vivere lo spazio in modo sostenibile. Tappa successiva: Marte. Il meglio dell’industria spaziale è concentrato sulle prossime missioni lunari. Si sta concretizzando un piano ambizioso, sviluppato dalla NASA con la collaborazione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che a distanza di 50 anni dall’ultima camminata lunare di Eugene Cernan, riporterà l’umanità a mettere piede sul nostro satellite. A partire da un’astronauta donna. Non a caso, il nome scelto dall’agenzia spaziale americana per questo programma è “Artemis”, dea della mitologia greca e sorella gemella di quell’Apollo che a sua volta aveva ispirato il nome delle prime missioni statunitensi verso la Luna. Obiettivo di Artemis è tornare sul nostro satellite per restarci. La Luna non sarà solo un punto di arrivo, ma di partenza. Perché il passo successivo sarà quello di testare le tecnologie necessarie ad effettuare missioni umane su Marte. La presenza sul suolo lunare sarà sostenibile anche da un punto di vista ambientale e consentirà di fare ricerca per acquisire conoscenze utili anche alla vita sulla Terra. A tale scopo sono necessarie una serie di tecnologie innovative che la collaborazione tra la NASA e l’ESA può mettere in campo attraverso i rispettivi sistemi industriali. Per Giovanni Fuggetta, SVP Divisional Space Business di Leonardo che seguirà il lancio della prima missione Artemis che avverrà tra poche settimane dal Kennedy Space Center in Florida, “sarà un giorno che segnerà la storia dell’esplorazione spaziale. In quel momento vedremo riconosciuto lo sforzo di circa 50 ingegneri e tecnici di Leonardo che hanno realizzato ‘ali’ e unità elettroniche per l’alimentazione del modulo di servizio europeo di Orion”.

APPROFONDIMENTO

Aborto negli USA, uno sguardo a cosa sta accadendo in Texas, su Nature

La Corte suprema statunitense ha abolito la storica sentenza Roe v. Wade con cui nel 1973 la stessa Corte aveva legalizzato l’aborto negli Usa. Ora, quindi, i singoli Stati saranno liberi di applicare le loro leggi in materia. Un articolo su Nature dà un’anteprima sul futuro dei divieti dell’aborto guardando al Texas che insieme al Missouri già hanno reso l’aborto illegale. I sistemi sanitari e i medici possono guardare al Texas, dove abbiamo già assistito all’impatto di severi divieti di aborto sulla fornitura di assistenza sanitaria essenziale basata sull’evidenza per le persone in gravidanza. Dal 1 settembre 2021, la legge 8 del Senato del Texas (SB8) ha vietato l’aborto dopo il rilevamento dell’attività cardiaca embrionale, che si verifica circa 6 settimane dopo l’ultimo periodo mestruale di una persona. Da quel momento solo emergenze mediche documentate possono fare eccezione. Chiunque sia sospettato di violare la legge o di favorire un aborto proibito può affrontare una causa civile con sanzioni pecuniarie di almeno 10mila dollari.

 

 

SALUTE, MEDICINA E SANITA’

L’esposizione al sangue “giovane” non aumenta la durata della vita

Un nuovo studio sui topi ha condiviso la circolazione sanguigna di topi giovani con topi vecchi per tre mesi e ha mostrato che i vecchi topi non hanno beneficiato in modo significativo in termini di durata della vita. Al contrario, i giovani topi che sono stati esposti al sangue di vecchi animali avevano una durata della vita significativamente ridotta. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista peer-reviewed Rejuvenation Research. La parabiosi eterocronica è uno strumento di ricerca utilizzato per valutare l’effetto degli organi e dei fattori ematici su animali giovani e anziani. Meno controllata dello scambio sanguigno diretto, la parabiosi è un modello di condivisione del sangue tra due animali collegati chirurgicamente. Iryna Pishel, della Kyiv National Taras Shevchenko University e Bienta Ltd, a Kiev, in Ucraina, insieme al suo team ha utilizzato la parabiosi eterocronica tra topi giovani e vecchi e i controlli isocronici per tre mesi. Hanno quindi scollegato gli animali e studiato gli effetti dell’unione sul plasma sanguigno e sulla durata della vita degli animali.

Ecco perché gli uomini muoiono di più di cancro

Il motivo per cui il tasso di insorgenza di cancro e neoplasie risulta più elevato tra gli uomini rispetto alle controparti femminili potrebbe non essere legato alle differenze comportamentali quanto piuttosto alle peculiarità biologiche dei due generi. A suggerirlo uno studio, descritto sulla rivista Cancer, dell’American Cancer Society, condotto dagli scienziati del National Cancer Institute. Il team, guidato da Sarah S. Jackson, ha valutato le differenze nel rischio di cancro per ciascuno dei 21 siti di cancro tra 171.274 maschi e 122.826 femmine di età compresa tra 50 e 71 anni. Nell’ambito dello studio del National Institutes of Health- American Association of Retired Persons Diet and Health, i ricercatori hanno raccolto informazioni dal 1995 al 2011. Nel periodo di osservazione, si sono verificati 17.951 nuovi tumori negli uomini e 8.742 casi nelle controparti femminili. Sebbene sia stato precedentemente ipotizzato che il rischio per gli uomini sia più elevato a causa di differenze comportamentali, come una maggiore tendenza all’uso di alcol e a un’alimentazione scorretta, gli scienziati ipotizzano che questi fattori non siano sufficienti a spiegare tali divergenze.

Livelli bassi di vitamina D? Potrebbe essere la spia di un’infiammazione cronica

L’infiammazione è una parte essenziale del processo di guarigione del corpo. Ma quando persiste, può contribuire a un’ampia gamma di malattie complesse, tra cui il diabete di tipo 2, le malattie cardiache e le malattie autoimmuni. Ora, la prima ricerca genetica al mondo dell’Università del Sud dell’Australia mostra un legame diretto tra bassi livelli di vitamina D e alti livelli di infiammazione, fornendo un importante biomarcatore per identificare le persone a più alto rischio o gravità di malattie croniche con una componente infiammatoria. Lo studio ha esaminato i dati genetici di 294 .970 partecipanti alla biobanca britannica, utilizzando la randomizzazione mendeliana per mostrare l’associazione tra i livelli di vitamina D e proteina C-reattiva, un indicatore di infiammazione.

TRANSIZIONE ECOLOGICA

Mangeremo snack di alghe, piante e insetti stampati in 3D

Stampa a inchiostro ottimizzata di piramide, polpo e tartaruga da sinistra a destra di diversi inchiostri proteici. CREDITO SUTD

Alghe, pianti e insetti saranno i principali ingredienti delle diete nel prossimo futuro. Delineata sulla rivista Food Hydrocolloids, questa prospettiva è stata proposta dagli scienziati della Singapore University of Technology and Design (SUTD), del Khoo Teck Puat Hospital (KTPH) e dell’Università di scienza e tecnologia elettronica cinese (UESTC). Il team, guidato da Chua Chee Kai, ha ideato una tecnica per rendere più “appetibili” fonti di proteine come insetti e alghe. Con l’incremento della popolazione mondiale e dell’aspettativa di vita, spiegano gli esperti, l’industria alimentare dovrà comprendere anche prodotti sostenibili, come alghe, piante e insetti per rispondere alla domanda di alimenti ricchi di proteine. In alcune parti dell’Africa, dell’Asia e del Sud America, molte persone si sono già rivolte a fonti alternative di proteine per fornire prodotti sicuri, sostenibili e nutritivi, ma parte del mondo sembra ancora mostrare remore riguardo l’idea di consumare insetti.

Rischi climatici aggravano quasi il 60 % delle patologie umane, lo studio su Nature

Dalle temperature medie più elevate fino alle condizioni reiterate di siccità, i cambiamenti climatici potrebbero giocare un ruolo fondamentale nel peggioramento delle condizioni e dei rischi associati alle malattie infettive. Questo allarmante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, condotto dagli scienziati dell’Università delle Hawaii a Mānoa, che hanno considerato il legame tra inquinamento, cambiamenti climatici e rischi per la salute dovuti alle malattie infettive. Il gruppo di ricerca, guidato da Camilo Mora, ha esaminato lavori precedenti per rispondere agli interrogativi sollevati.

Calcolato l’impatto di 57.000 prodotti alimentari

I prodotti a base vegetale sono associati a un impatto ambientale significativamente minore rispetto a quanto stimato per gli alimenti di origine animale. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati del programma Livestock, Environment and People (LEAP) e Oxford Population Health presso l’Università di Oxford, che hanno valutato l’impatto ambientale di migliaia di prodotti alimentari. Il team, guidato da Michael Clark, ha confrontato l’impatto ambientale di 57 mila alimenti a base di carne e alternative alla carne nel Regno Unito e in Irlanda. I ricercatori hanno valutato le emissioni di gas serra, l’uso del suolo, lo stress idrico e il potenziale di eutrofizzazione. I parametri sono stati combinati in un unico indice di impatto ambientale per 100 grammi di prodotto.

SCIENZA, RICERCA E ARCHEOLOGIA

Cnr, scoperto nuovo nuraghe grazie a droni e Lidar

Grazie all’accesso ai laboratori dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR ISPC) parte dell’Infrastruttura di Ricerca per l’Heritage Science (E-RIHS), gli archeologi dell’Università di Cagliari, hanno ottenuto importanti risultati presso il sito nuragico di Bruncu ‘e ‘Omu nel territorio di Villa Verde in provincia di Oristano. Nell’ambito del Nuraghe project, risultato vincitore della call nazionale 2021 per l’accesso ai laboratori mobili di E-RIHS.it, il nodo italiano dell’Infrastruttura di ricerca europea per l’Heritage Science, coordinato da Costanza Miliani, direttrice del CNR ISPC, è stata messa in campo la tecnologia LiDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) per l’indagine di siti archeologici coperti da vegetazione, offerta in accesso dal CNR ISPC della sede di Potenza. La capacità del LiDAR di penetrare all’interno della vegetazione, filtrandola opportunamente con raffinati algoritmi di elaborazione, consente di riportare alla luce strutture archeologiche e variazioni topografiche di interesse culturale non note o conosciute parzialmente a causa della grande difficoltà di rilevarle da terra. Tale tecnologia utilizzata su piattaforma aerea sta aprendo nuove importanti prospettive di ricerca negli studi sul passato umano in tutto il mondo: dal Sud America al Meso America, dal Sudest Asiatico all’Europa.

Ecco come si forma il ghiaccio a livello quantistico

I ricercatori dell’Università di Princeton hanno combinato l’intelligenza artificiale e la meccanica quantistica per simulare ciò che accade a livello molecolare quando l’acqua si congela. Il risultato è la simulazione più completa fino ad ora dei primi passi nella “nucleazione” del ghiaccio, un processo importante per la modellazione climatica e meteorologica. CREDITO Pablo Piaggi, Università di Princeton

Le fasi iniziali della formazione del ghiaccio sono state simulate accuratamente applicando un’intelligenza artificiale (AI) alla risoluzione di equazioni che governano il comportamento quantistico di singoli atomi e molecole. La simulazione risultante, realizzata da un team con sede all’Università di Princeton, ha descritto come le molecole d’acqua si trasformano in ghiaccio solido con precisione quantistica. Questo livello di accuratezza, una volta ritenuto irraggiungibile a causa della quantità di potenza di calcolo richiesta, è diventato possibile quando i ricercatori hanno incorporato reti neurali profonde, una forma di intelligenza artificiale, nei loro metodi. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences.

Creata la porta a 2 qubit più veloce al mondo

Diagramma concettuale del gate a due qubit più veloce del mondo. Due atomi catturati in pinzette ottiche (luce rossa) con una separazione di un micrometro vengono manipolati da un impulso laser ultraveloce (luce blu) che brilla per soli 10 picosecondi. CREDITO immagine: Dr. Takafumi Tomita (IMS)

Il gate a due qubit più veloce del mondo, un elemento aritmetico fondamentale essenziale per l’informatica quantistica, è realtà. A realizzarlo è stato un team guidato dal National Institute of Natural Sciences, in Giappone, che ha utilizzato un metodo completamente nuovo di manipolazione, con un laser ultraveloce, di atomi distanziati di micrometri raffreddati a temperatura zero assoluta. I risultati sono stati pubblicati nell’edizione online della rivista scientifica britannica Nature Photonics.
Negli ultimi due decenni, tutto l’hardware dei computer quantistici ha inseguito porte più veloci per sfuggire agli effetti del rumore esterno che può degradare la precisione computazionale.

Ancora nessuna traccia della materia oscura

La galassia nana NGC1427A vola attraverso l’ammasso di galassie Fornax e subisce disturbi che non sarebbero possibili se questa galassia fosse circondata da un alone di materia oscura pesante ed esteso, come richiesto dalla cosmologia standard.© ESO

Le galassie nane del secondo ammasso di galassie più vicino alla Terra, noto come Ammasso della Fornace, sono prive di aloni di materia oscura. È quanto è emerso da un nuovo studio condotto dall’Università di Bonn, in Germania, e dall’Università di Saint Andrews, in Scozia, che sfida la precedente visione dell’Universo. Lo studio è apparso sulla rivista Monthly Notice della Royal Astronomical Society.
Secondo il modello standard della cosmologia, la stragrande maggioranza delle galassie è circondata da un alone di particelle di materia oscura. Questo alone è invisibile, ma la sua massa esercita una forte attrazione gravitazionale sulle galassie nelle vicinanze. Le galassie nane sono piccole e deboli galassie che di solito si trovano in ammassi di galassie o vicino a galassie più grandi. Per questo motivo, potrebbero essere influenzati dagli effetti gravitazionali dei loro compagni più grandi.

SPAZIO

Artemis entra nel vivo, a bordo la tecnologia italiana

Entra nel vivo Artemis, per lo sbarco della prima donna e del prossimo uomo sulla Luna. Al momento sono tre le finestre di lancio aperte: quella del 29 agosto si apre alle 8:33 est (14:33 CEST) per due ore e comporterebbe una missione di 42 giorni che si concluderà con uno splashdown il 10 ottobre; la finestra di lancio del 2 settembre che si apre alle 12:48 est (18:48 CEST) per due ore e comporterebbe una missione di 39 giorni che si concluderà l’11 ottobre e, infine, la finestra di lancio del 5 settembre si apre alle 17:12 EST (23:12 CEST) per 90 minuti e comporterebbe una missione di 42 giorni con rientro sulla Terra il 17 ottobre. L’Italia, con il contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), gioca un ruolo di primaria importanza nel programma Artemis, nei suoi sviluppi per la permanenza dell’uomo sulla Luna e nel suo prossimo viaggio verso Marte. Il veicolo spaziale Orion è dotato del modulo di servizio europeo (European Service Module – ESM)con il compito di fornire elettricità, propulsione, controllo termico, aria e acqua al veicolo. Il modulo di servizio ESM è stato realizzato dall’Agenzia Spaziale Europea con un importante partecipazione dell’industria italiana. Leonardo ha fornito i pannelli fotovoltaici e le unità di controllo e distribuzione della potenza, sistemi che contribuiranno ad alimentare Orion durante il viaggio verso la Luna, fornendo l’energia necessaria per varie funzioni della capsula.

 

TECNOLOGIA, MEDIA, SOCIETA’

Da Harvard il test che dice tutto, anche che variante hai

Dai ricercatori dell’Università di Harvard è stato messo a punto un nuovo dispositivo diagnostico in grado di rilevare dalla saliva di un paziente contemporaneamente la presenza di RNA virale e anticorpi contro il SARS-CoV- 2. “Questa diagnostica può consentire un monitoraggio più sostenibile dell’infezione e dell’immunità nelle popolazioni nel tempo, a livelli di accuratezza paragonabili ai costosi test di laboratorio”, ha affermato la co-autrice Devora Najjar, giovane ricercatrice presso il MIT Media Lab e il Wyss Institute di Harward. “Un tale approccio potrebbe migliorare notevolmente la risposta globale alle future pandemie e anche fornire informazioni sul trattamento più adatto”. Il dispositivo, sotto forma di prototipo, è descritto in un nuovo articolo pubblicato su Nature Biomedical Engineering. La diagnostica è nata da una collaborazione tra i laboratori delle due tecnologie eRapid e SHERLOCK. Gli esperti hanno riconosciuto che mentre la diagnostica basata su SHERLOCK può rilevare molecole con una sensibilità elevata, erano intrinsecamente limitate dal loro sistema di lettura basato sulla fluorescenza.

Creato un cerotto che fa le diagnosi

Sviluppare un dispositivo di elaborazione elastico e sintetico simile alla pelle, ma dotato di un sistema di intelligenza artificiale. Questo risultato, descritto sulla rivista Matter, è stato raggiunto dagli scienziati della Pritzker School of Molecular Engineering (PME) dell’Università di Chicago, che hanno realizzato un chip flessibile ed estensibile che elabora le informazioni imitando il cervello umano e potrebbe cambiare la gestione dei dati clinici. Il team, guidato da Sihong Wang, ha ideato un cerotto intelligente che potrebbe rivoluzionare le tecnologie sanitarie indossabili. “In questo lavoro – afferma Wang – abbiamo combinato e integrato l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico e la tecnologia indossabile per sviluppare una tecnologia in grado di analizzare informazioni sulla salute”. Nell’assistenza sanitaria di prossima generazione, sostengono gli esperti, i biosensori indossabili monitoreranno complessi indicatori e parametri legati alla salute dei pazienti, compresi i livelli di ossigeno, zucchero, metaboliti e molecole immunitarie nel sangue. All’aumentare dei dati raccolti, l’analisi diventa esponenzialmente più complessa perché ogni input deve essere considerato nella prospettiva più ampia della storia clinica di ogni persona.

ANIMALI

Zanzara day, i consigli per non essere travolti

CREDIT Centers for Disease Control and Prevention

Caldo, sole, vacanze e, immancabilmente, zanzare. Anche quest’anno la giornata del 20 agosto sarà dedicata al World Mosquito Day, ricorrenza che si collega all’importante progetto di sensibilizzazione sui pericoli derivanti dalle punture di zanzara, e in particolare sulle malattie che questi fastidiosi insetti sono in grado di diffondere. La Giornata mondiale della zanzara cade infatti nel giorno in cui il medico inglese e premio Nobel Ronald Ross scoprì, nel 1897, il collegamento tra la femmina di zanzara Anopheles e la trasmissione della malaria.

MOBILITA’

In arrivo il drone per la caccia ai roghi

Arriva il primo drone solare italiano che rileva tempestivamente incendi o anche piccoli focolai. Si chiama “FireHound Zero”, ha la forma di un piccolo aeroplano e, grazie alle celle fotovoltaiche collocate sulle ali, di giorno può volare autonomamente senza sosta per oltre 8 ore. Riesce a monitorare superfici di circa 500 ettari all’ora con un sofisticato sensore all’infrarosso, fornendo alla centrale di controllo le coordinate precise di roghi anche di ridotte dimensioni (addirittura 30-40 centimetri di diametro, come un falò di campeggiatori) prima che l’incendio divampi e causi danni irreparabili. Nel 2021, secondo i dati della piattaforma europea Effis, in tutta Italia sono andati in fumo oltre 1.500 chilometri quadrati di boschi e foreste, spesso in incendi di grandi dimensioni che, se fossero stati individuati per tempo, avrebbero potuto essere circoscritti efficacemente.

Graffi di auto con nuovo materiale si riparano al sole 

Superficie autorigenerante di un modello di auto dopo aver graffiato quando esposto alla luce solare focalizzata con una lente d’ingrandimento (superiore) o alla luce solare diretta (in basso)
CREDITO Korea Research Institute of Chemical Technology (KRCT)

Un team di ricercatori ha sviluppato un materiale trasparente protettivo in grado di autoripararsi in 30 minuti quando esposto alla luce solare, che apre la strada a carrozzerie d’auto che si riparano da sole. Il team di ricerca del Dr. Jin Chul Kim, del Dr. Young il Park e del Dr. Ji-Eun Jeong del Korea Research Institute of Chemical Technology (KRICT) ha sviluppato un materiale che riesce ad autorigenerarsi solo con la luce solare (in particolare il “vicino-infrarosso” della luce del sole, nell’intervallo di lunghezze d’onda da 1.000 a 1.100 nanometri). Per dimostrare le prestazioni autorigeneranti del materiale di rivestimento, il team di ricerca ha rivestito un modello di auto in scala utilizzando una macchina per la verniciatura a spruzzo. Quando il modello è stato esposto alla luce solare di mezzogiorno per circa 30 minuti, i graffi che il team aveva effettuato sono scomparsi completamente e la superficie del materiale di rivestimento è stata ripristinata. Il principio del fenomeno di autorigenerazione è questo: quando la luce solare viene assorbita dal materiale, la temperatura superficiale aumenta poiché l’energia luminosa viene convertita in energia termica.

Cina, Baidu ottiene prima licenza per robotaxi senza conducente

Il gigante dei motori di ricerca cinese Baidu Inc ha dichiarato lunedì di aver ottenuto i permessi da due città cinesi per operare un servizio di robotaxi completamente senza conducente su strade aperte al pubblico. I permessi, rilasciati dal comune sud-occidentale di Chongqing e dalla città centrale di Wuhan, consentono a Baidu di offrire corse senza autisti umani per la sicurezza nell’auto.

New York City verso 10.000 punti di ricarica

La società che si occupa di ricarica per veicoli elettrici, Connected Curb, è stata selezionata per fornire punti di ricarica su strada in tutta New York City in quello che l’azienda chiama un “progetto di punta rivoluzionario”. Fornito per il Dipartimento dei trasporti di New York City (NYC DOT) e Newlab, il progetto pilota potrebbe portare a 10.000 caricatori installati sui marciapiedi di tutta New York entro il 2030.

Batterie, AMTE Power sceglie Dundee per nuovo impianto

AMTE Power ha scelto Dundee, GB, per la sua nuova linea di produzione di celle a batterie. La società si propone di adattare un edificio esistente presso il Michelin Scotland Innovation Parc (MSIP) di Dundee per ottenere una capacità produttiva di 0,5 Gigawattora. Il nuovo impianto potrebbe essere operativo e produrre celle a batteria entro il terzo trimestre del 2025, secondo AMTE.

UE, sì a sostegno Romania alla produzione di idrogeno

La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato, un regime di aiuti rumeno da 149 milioni di euro messo a disposizione attraverso il Recovery and Resilience Facility (“RRF”) per sostenere la produzione di idrogeno (H2) da fonti rinnovabili. Il regime è volto a sostenere la costruzione di nuovi impianti per la produzione di idrogeno green, per raggiungere entro il 31 dicembre 2025 una capacità di produzione di idrogeno green di almeno 10.000 tonnellate di idrogeno all’anno. Il regime è aperto a (i) imprese di qualsiasi dimensione attive nella produzione di idrogeno o elettricità, (ii) unità amministrativo-territoriali, o (iii) istituti nazionali di ricerca e sviluppo nel campo dell’energia, incluse associazioni o partnership formate da quegli attori. Nell’ambito del regime, il sostegno assumerà la forma di sovvenzioni dirette.

California accusa Tesla di pubblicità fraudolenta

Tesla Inc è stata accusata da un’autorità di regolamentazione dei trasporti statale della California di aver falsamente pubblicizzato le sue funzionalità Autopilot e Full Self-Driving come sistemi di guida autonoma. Nei reclami presentati all’Ufficio statale delle udienze amministrative, il Dipartimento dei veicoli a motore (DMV) della California ha affermato che Tesla ha fuorviato i potenziali clienti con pubblicità che sopravvalutavano il funzionamento dei suoi sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS).

Cina, Avatr e BP verso rete di ricarica ad alta potenza

Avatr, il produttore cinese di veicoli elettrici sostenuto da Changan, CATL e Huawei, ha annunciato una nuova partnership con British Petroleum (BP). Vogliono costruire una rete di ricarica ultrarapida in Cina e puntano a 240 kilowatt di potenza erogata per presa. Annunciata come una partnership strategica a lungo termine, i primi risultati della cooperazione Avatr-BP dovrebbero arrivare entro la fine dell’anno. Le società nominano Pechino, Shanghai e Guangzhou come mercati di lancio.

Veicoli elettrici, Norma Group verso impianto di componenti in Cina

Il Norma Group ha commissionato un quinto stabilimento in Cina. Il sito si trova a Guangzhou, nella provincia del Guangdong, nel sud della Cina. Nel nuovo stabilimento, il gruppo intende produrre e assemblare sistemi di gestione termica per veicoli elettrici, scrive l’azienda. L’impianto dovrebbe produrre fino a cinque milioni di parti all’anno. Il fornitore prevede di creare più di 100 posti di lavoro a Guangzhou entro la fine dell’anno.

Un terzo delle batterie dei veicoli elettrici viene da CATL

Secondo un’analisi della società di ricerche di mercato SNE Research, nella prima metà del 2022 sono state installate in tutto il mondo batterie per veicoli elettrici con una capacità totale di 203,4 Gigawattora (GWh). Il fornitore leader è stato CATL con 70,9 GWh, una quota di mercato del 34,8 per cento. Il distacco dal secondo posto è significativo: LG Energy Solution segue CATL con una quota del 14,4 per cento, davanti a BYD al terzo posto con una quota dell’11,8 per cento.

Batterie, Gotion High-Tech sbarca alla borsa svizzera

Il produttore cinese di celle batteria e partner Volkswagen Gotion High-Tech è stato quotato alla borsa svizzera. La quotazione in Svizzera porta a Gotion un incasso lordo di circa 685 milioni di dollari USA, circa 672 milioni di euro.(30Science.com)

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