Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Ecco che personalità devi avere per essere il prossimo Steve Jobs

(3 Maggio 2023)

Roma – Di mente aperta, piacevole nel contatto umano ma non necessariamente estroverso, coscienzioso e pianificatore, ma non troppo. Questo a grandi linee la personalità di un fondatore di startup di successo, secondo un nuovo studio pubblicato su PNAS da due ricercatori della Columbia University, USA. Gli autori, Brandon Freiberg e Sandra C. Matz hanno in prima battuta cercato di ricostruire la personalità di 10.541 di fondatori di startup analizzandone il linguaggio su Twitter nei due anni precedenti alla creazione delle startup stesse. “Sebbene la valutazione dei tratti di personalità – chiariscono gli studiosi – sia basata tradizionalmente su questionari auto-compilati, recenti ricerche hanno dimostrato che i tratti stessi possano essere ricostruiti con alti livelli di accuratezza, basandosi sulle tracce digitali che le persone lasciano dietro di loro quando interagiscono con la tecnologia”. Una volta ricostruite le personalità dei fondatori di startup, i ricercatori ne hanno associato i tratti con gli esiti economici delle startup stesse, come il livello di fondi raccolti, il numero di investitori coinvolti nei primi round di raccolta fondi, se alla fine la startup si è quotata o è stata acquisita. Hanno scoperto che l’apertura mentale e la gradevolezza nelle interazioni umane sono positivamente correlate con il successo del finanziamento iniziale ma non correlate con i risultati successivi delle startup. La coscienziosità, la capacità di pianificare, sono anch’esse positivamente correlate con l’investimento iniziale ma invece addirittura controproducenti per l’ottenimento dell’acquisizione della startup o per la sua quotazione in borsa, il che suggerirebbe che una coscienziosità bassa o moderata potrebbe giovare alla monetizzazione finale di un fondatore di startup. “Mentre studi precedenti hanno dipinto la coscienziosità come un tratto sempre favorevole alle prestazioni, i nostri risultati – spiegano gli autori – evidenziano una potenziale condizione limite: il mondo in rapida evoluzione delle startup tecnologiche offre ai fondatori con livelli di coscienziosità inferiori o moderati un vantaggio competitivo quando si tratta di monetizzare la propria attività tramite acquisizione quotazione in borsa.” Sebbene i ricercatori riconoscano che il proprio studio soffra di determinati limiti, ritengono che rappresenti un passo significativo nel tracciare una linea di correlazione tra la personalità degli imprenditori e il loro successo, aprendo la strada a nuovi tipi di analisi sui rischi correlati agli investimenti nelle imprese di questi attori della vita economica. (30science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla