Roma – Nei prossimi decenni, molti bacini idrografici forestali negli Stati Uniti meridionali potrebbero essere persi o gravemente compromessi a causa delle attività antropiche, il che influenzerebbe negativamente la qualità dell’acqua e i costi di trattamento delle risorse idriche. Questa allarmante prospettiva emerge da uno studio, descritto sulla rivista Science of the Total Environment, condotto dagli scienziati della la North Carolina State University. Il team, guidato da Peter Caldwell e Katherine Martin, ha valutato le connessioni tra la foresta e le risorse idriche negli Stati Uniti meridionali, dove l’80 per cento delle aree di interesse costituisce proprietà privata e la popolazione umana è in forte crescita. Quando le zone verdi vengono sostituite da parcheggi, quartieri e abitazioni, la perdita di benefici è essenzialmente irreversibile. “Per la prima volta – osserva Caldwell – abbiamo combinato i dati relativi alla qualità dell’acqua con le proiezioni della copertura del suolo e le informazioni sui sistemi idrici pubblici su larga scala. Questo approccio potrebbe aiutarci a delineare programmi che compensano le attività dannose dei proprietari terrieri forestali privati per i servizi ecosistemici forniti dai loro bacini idrografici forestali”. “Dalla Virginia al Texas – aggiunge Martin – i nostri risultati confermano che le foreste svolgono un ruolo fondamentale per garantire la qualità dell’acqua”. Generalmente, aggiungono gli esperti, le risorse idriche che defluiscono dai terreni boschivi sono caratterizzate da concentrazioni inferiori di azoto, fosforo e sedimenti sospesi rispetto ai suoli differenti, ma la tipologia dei sedimenti può influenzare la qualità dell’acqua. Stando a quanto emerge dall’indagine, lo sviluppo dell’un per cento delle foreste a monte potrebbe comportare un incremento dello 0,4 per cento nella concentrazione di sedimenti sospesi nell’acqua. Questi risultati confermano che i bacini idrografici sono esposti a rischi maggiori in merito alla qualità dell’acqua, compromettendo la sicurezza delle comunità che prelevano risorse idriche destinate al consumo di acqua potabile. La protezione dei bacini idrografici forestali, concludono gli studiosi, potrebbe contribuire a salvaguardare la fornitura di acqua potabile. (30science.com)
Valentina Di Paola
Bacini idrografici forestali a rischio nei prossimi decenni
(3 Maggio 2023)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).