Roma – La propria storia sanitaria, disponibile immediatamente, in digitale e concentrata in unico portale. Questo è quello che offre ai cittadini il Fascicolo sanitario digitale. Immaginate di dover fare una visita col vostro medico di medicina generale o anche con uno specialista. Forse avrete un trascorso di salute relativo ad una particolar patologia e volete sapere come sta evolvendo o se è completamente sparita; oppure più banalmente volete incontrare il vostro medico di famiglia per far confrontare le analisi semestrali di routine con quelle precedenti: ecco grazie al Fascicolo sanitario digitale non solo non dovrete preoccuparvi di portare con voi referti, lastre, cd e quant’altro relativi al vostro passato sanitario (col rischio, magari, di dimenticare un pezzo della “storia” assai rilevante), ma avrete anche la sicurezza di non dover operare voi la cernita di cosa sia importante far vedere al medico e cosa no, perché quest’ultimo in un click avrà a disposizione il quadro completo della vostra vita “sanitaria” e potrà esaminare in base alle proprie competenze ciò che importa per il singolo caso e cosa no (sempre naturalmente che voi esplicitamente non vogliate che veda qualche referto, per motivi di privacy).
Normato dal D. P. C. M. n° 178 del 2015, il Fascicolo, a partire dal 19 maggio 2020, viene “alimentato” automaticamente con i dati delle prestazioni e degli “eventi sanitari” che ci hanno riguardato. Attestazioni sulle vaccinazioni anti-COVID-19, promemoria relativi a prenotazione visite, verbali di pronto soccorso, lettere di dimissioni ospedaliere, consenso o diniego alla donazione degli organi e tessuti, prescrizioni farmaceutiche, etc. sono altrettanti esempi dei “passi” del proprio percorso sanitario che vengono raccolti nel Fascicolo in maniera continuativa e tempestiva dai soggetti e dagli esercenti le professioni sanitarie, anche privati, che ci prendono in cura. A questi si aggiunge anche un Profilo Sanitario sintetico redatto dal proprio medico di medicina generale o pediatra, che riassume la nostra storia clinica e la nostra situazione corrente.
Oltre ai dati caricati automaticamente, lo stesso cittadino può arricchire e integrare le informazioni del Fasciolo servendosi del Taccuino sanitario digitale. Questo servizio consente di caricare documenti clinici, annotare giorno per giorno le misurazioni di parametri di monitoraggio (come ad esempio: pressione, glicemia, colesterolo, ecc.), inserire note sul proprio stato di salute e sul proprio stile di vita. Sul Taccuino, si possono anche inserire in particolare gli eventuali documenti sanitari generati da eventi clinici riferiti alle prestazioni erogate al di fuori del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) prima del 18 maggio 2020, e visualizzare in forma di grafici di sintesi, le rilevazioni numeriche nonché esportare i dati inseriti.
Vista la particolare delicatezza dei dati trattati, e in ragione delle norme vigenti sulla privacy, solo il cittadino può consultare il Fascicolo in prima istanza. Eventualmente, e solo con un consenso informato, può autorizzare la consultazione dei dati e documenti presenti nel Fascicolo da parte dei soggetti e degli esercenti le professioni sanitarie, tenuti al segreto professionale o comunque all’obbligo di segretezza, dai quali viene preso in cura, sia nell’ambito del SSN e dei servizi socio-sanitari regionali, sia al di fuori degli stessi.
Il mancato consenso alla consultazione del FSE non comporta conseguenze nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, ma non permette in via ordinaria ai professionisti sanitari di consultare il Fasciolo e quindi di acquisire informazioni utili per una cura più sicura e appropriata. In tal caso, infatti, i documenti contenuti nel Fascicolo restano visibili solo al cittadino.
Una volta concesso il consenso alla consultazione è comunque sempre revocabile con le medesime modalità con cui in precedenza è stato prestato.
La revoca del consenso determina l’impossibilità da quel momento in poi, della consultazione dei dati e dei documenti presenti nel Fascicolo da parte dei soggetti precedentemente autorizzati, senza conseguenze in ordine all’erogazione delle prestazioni del servizio sanitario e dei servizi socio-sanitari regionali.
Sempre in tema di privacy, il Fascicolo offre anche un’altra possibilità cui si è fatto cenno: quella di oscurare sul Fascicolo i dati relativi ad una particolare prestazione sanitaria che si è ricevuto (ad es. una prestazione di pronto soccorso, un ricovero, una prestazione specialistica). Grazie all’oscuramento, nessun soggetto – pure abilitato alla consultazione del resto del Fascicolo – verrà a conoscenza né del fatto che è stato oscurato qualcosa né tanto meno potrà visionare i dati oscurati.
Sarà possibile anche chiedere l’oscuramento dei singoli dati e dei singoli documenti presenti nel Fascicolo, relativi a un determinato evento clinico, direttamente all’operatore della struttura sanitaria e socio-sanitaria al momento dell’erogazione della prestazione, ovvero successivamente all’erogazione della prestazione. Naturalmente sarà sempre possibile revocare l’oscuramento rendendo i dati e i documenti nuovamente visibili, tramite una apposita funzione del Fascicolo.
Solo e solamente nel caso in cui ci si trovi in una condizione di imminente pericolo di vita e non si sia in grado di manifestare il consenso alla consultazione del Fascicolo, il personale sanitario operante in urgenza potrà accedere esclusivamente al Profilo sanitario sintetico per il tempo strettamente necessario ad assicurare le cure ritenute indispensabili e, in ogni caso, fino a quando non si sarà di nuovo in grado di esprimere la propria volontà al riguardo.
Per accedere al Fascicolo e sfruttarne appieno le potenzialità vi sono diverse strade: con una Tessera Sanitaria con chip (TS-CNS) abilitata, oppure con una carta d’identità elettronica italiana (CIE) o ancora con un’utenza SPID, si puoi accedere tramite il link al servizio del portale www.salutelazio.it ed esprimere i consensi alla consultazione del proprio Fascicolo direttamente on-line.
Nel caso invece non si disponga di una Tessera Sanitaria con chip (TS-CNS) abilitata, ci si può recare presso uno dei Punti Territoriali di Accesso (PTA) presso il proprio distretto sanitario ed abilitare la carta. Nel momento dell’attivazione si può anche richiedere l’attivazione del Fascicolo. Ancora è possibile dotarsi di un’utenza SPID, rivolgendosi ai Provider abilitati a fornire il servizio.(30Science.com)