Valentina Di Paola

Ecco l’AI che realizza opere d’arte

(7 Febbraio 2023)

Si chiama FRIDA (Framework and Robotics Initiative for Developing Arts) è un’intelligenza artificiale costituita da un braccio robotico capace di utilizzare colori e pennelli per creare opere d’arte. Descritto durante l’International Conference on Robotics and Automation (ICRA) dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers, questo sistema è stato sviluppato dagli scienziati della Carnegie Mellon University. Il team, guidato da Peter Schaldenbrand, Jean Oh, Zhixuan Liu, Beverley-Claire Okogwu e Jim McCann, ha ideato un algoritmo di verniciatura attraverso l’intelligenza artificiale. FRIDA simula il modo in cui un pittore dipingerebbe un’immagine, seguendo uno stile impressionista e stravagante. “FRIDA prende il nome dalla celebre pittrice – spiega Schaldenbrand – credo che sia in grado di realizzare immagini davvero gradevoli.

FRIDA, un progetto artistico e robotico collaborativo presso il Robotics Institute della Carnegie Mellon University, lavora su un dipinto. CREDITO Università Carnegie Mellon

C’è il disegno di una rana ballerina che è molto buffo e piacevole alla vista”. Il sistema può essere istruito attraverso indicazioni testuali sul soggetto da raffigurare, caricando altre opere d’arte per fornire l’input dello stile o addirittura inviando un audio. Gli esperti hanno ad esempio riprodotto il celebre singolo “Dancing Queen” degli ABBA, ottenendo un quadro astratto dalle pennellate audaci, prive della precisione ricercata spesso associata ai prodotti robotici. “FRIDA – commenta McCann – è un progetto che esplora l’intersezione tra creatività umana e robotica, utilizzando modelli di intelligenza artificiale sviluppati per realizzare didascalie. Abbiamo fornito anche titoli degli articoli di notizie e testi rappresentativi di varie culture, volevamo evitare bias dovuti al pregiudizio americano o occidentale”. Durante la fase in cui il modello viene istruito, FRIDA mostra una tavolozza di colori sullo schermo del computer, che l’utente può mescolare a piacimento per ottenere un risultato condizionato. Nei prossimi step, gli studiosi sperano di raggiungere la miscelazione automatica delle varie tinte, ma il progetto è ancora in fase di sviluppo. “Ci è stato chiesto se questo lavoro comporterà difficoltà per il lavoro degli artisti – concludono gli autori – ma il nostro obiettivo è esattamente l’opposto. FRIDA vuole promuovere la creatività umana attraverso gli strumenti dell’intelligenza artificiale”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).