Valentina Di Paola

Due miliardi di tonnellate di CO2 sequestrata, ma non bastano

(24 Gennaio 2023)

(30science.com) – Roma, 24 gen. – Attualmente i sistemi naturali e artificiali di stoccaggio del carbonio rimuovono dall’ambiente circa due miliardi di tonnellate di anidride carbonica ogni anno, ma si tratta di un valore ancora insufficiente per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica e mantenere il riscaldamento globale a livelli gestibili. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati del Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change, di Berlino. Il team, guidato da Jan Minx, ha esaminato gli sforzi globali di immagazzinamento dei gas serra, fornendo le prime stime globali della quantità totale di carbonio stoccata su base annuale. I ricercatori hanno valutato diversi scenari di emissione per calcolare le esigenze di raccolta di gas serra necessarie a raggiungere gli obiettivi climatici. “Se vogliamo rispettare gli Accordi di Parigi e mantenere il riscaldamento medio globale entro una soglia accettabile – afferma Minx – dobbiamo limitare la dipendenza dai sistemi di stoccaggio del carbonio e investire in sistemi concreti di riduzione delle emissioni”. “I dati indicano che oggi siamo in grado di rimuovere due miliardi di tonnellate di CO2 dall’atmosfera – commenta Steve Smith, dell’Università di Oxford – può sembrare un’enorme quantità, ma in realtà si tratta di una percentuale significativamente inferiore rispetto al totale delle emissioni nette”. La maggior parte delle tecniche di stoccaggio del carbonio si basa su metodi convenzionali che prevedono l’ottimizzazione della gestione del territorio. Questi interventi prevedono la messa a dimora di alberi, il ripristino delle foreste danneggiate o il reintegro del suolo. Lo 0,1 per cento degli approcci id rimozione della CO2 dipende invece dalle nuove tecnologie, come le centrali elettriche che generano energia ma catturano e immagazzinano le emissioni, la bioenergia, le tecniche di cattura diretta dell’aria o l’utilizzo di carbone biologico, o biochar. Se tutti i progetti orientati a questo obiettivo attualmente in fase di sviluppo venissero implementati, l’umanità sarebbe in grado di assicurare uno stoccaggio annuale medio di 11,75 milioni di tonnellate entro il 2025. Anche questo, però, commentano gli autori, non sarà sufficiente. “Per rispettare gli Accordi di Parigi – sottolinea Smith – bisognerà individuare strategie in grado di rimuovere ogni anno 0,96 miliardi di tonnellate di anidride carbonica in più entro i prossimi sette anni. Per il 2050, l’umanità dovrà essere in grado di raggiungere la rimozione di 4,8 miliardi di tonnellate di CO2 annue. Per limitare le conseguenze più disastrose del cambiamento climatico dobbiamo agire ora”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).