(30science.com) – Roma, 15 nov. – Un terzo degli edifici ecclesiastici comporta una spesa di manutenzione più elevata rispetto a quanto sia possibile raccogliere e solo uno su cinque viene considerato finanziariamente redditizio. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge da uno studio condotto dagli scienziati della Cambridge Judge Business School (CJBS) e dalla diocesi di Ely. Il team, guidato da Helen Haugh, ha considerato le 334 chiese della diocesi di Ely, nel Cambridgeshire e nel West Norfolk, il 73 per cento delle quali ha risposto al sondaggio. Il rapporto evidenzia che le chiese dovranno individuare strategie innovative per rimanere finanziariamente sostenibili e garantire qualche forma di utilità sociale. Gli edifici ecclesiastici, spiegano gli autori, sono apprezzati per la capacità di fornire riti di passaggio, rappresentare un luogo di culto religioso, offrire uno spazio tranquillo per riflettere, pensare o meditare.
“Valutare il successo della chiesa in termini di quantità di fondi raccolti e dimensioni della congregazione – afferma Haugh – sottovaluta il contributo che le chiese e gli edifici ecclesiastici danno a una comunità. Molti intervistati hanno riferito che la chiusura della loro chiesa locale potrebbe avere un impatto devastante sul quartiere”. “Molti edifici religiosi lottano con la sostenibilità finanziaria – continua l’autrice – ci sono diverse misure che si potrebbero intraprendere per migliorare la situazione. Secondo il nostro lavoro, dal 2012 al 2019 c’è stato un aumento del 27 per cento nel numero di chiese che hanno tenuto attività comunitarie. Siamo rimasti sorpresi dai modi innovativi in cui queste strutture possono fornire un appoggio alla società”. Ad esempio, riportano gli esperti, un edificio religioso è stato utilizzato come spazio per le esercitazioni di una compagnia circense, che aveva bisogno di provare in un luogo con un soffitto alto. “Le chiese – commenta Geoffrey Hunter, responsabile degli edifici ecclesiastici e della pastorale presso la diocesi di Ely – dovrebbero sicuramente favorire la replica di eventi che generano un numero elevato di visitatori, utilizzando anche i social media per raggiungere un pubblico più ampio e promuovere l’integrazione con la comunità. Si potrebbe collaborare con le scuole e organizzare eventi per gli studenti. Il progetto REACH Ely contribuirà ad aiutare le chiese a pianificare il proprio futuro sostenibile, fino a diventare risorse della comunità, amate e sostenute dalla comunità”. (30science.com)