(30Science.com) – Roma, 10 ott. – Una applicazione capace di scansionare le opere d’arte e metterle in relazione ai capolavori della musica: è questa l’ultima novità sviluppata dall’Università dell’Insubria attraverso la Riemann International School of Mathematics e presentata giovedì 13 ottobre alla Fondazione Marcello Morandini a Varese.
Tre docenti di analisi numerica innamorati dell’arte e della musica, ovvero Alfio Quarteroni del Politecnico di Milano, Paola Gervasio dell’Università di Brescia e il direttore della Rism dell’Insubria Daniele Cassani, hanno unito alla loro passione le competenze scientifiche, sviluppando un algoritmo capace di scansionare l’arte e avvicinarla alle grandi composizioni musicali. La chiave è la matematica: attraverso la codifica di quadri e musica si identifica il codice essenziale che permette di confrontare e individuare il grado di coincidenza esistente tra le diverse forme di arte.
- Una fotografia del professor Daniele Cassani
- Opera 655-2016 di Marcello Morandini
- L’invito della Fondazione Morandini
Punto di partenza naturale di questo studio sono state le opere di Marcello Morandini, che con la sua arte concreta fatta di forme geometriche in bianco e nero rappresenta un modello ideale. Passando attraverso un lavoro di campionatura di un allargato catalogo di brani di musicali di vario genere (dalla classica al jazz) si è potuto arrivare al cuore della ricerca, ovvero il confronto e l’analisi del grado di somiglianza dei diversi codici prodotti.
Il risultato è stato stupefacente, con elementi di coincidenza inaspettati in grado di unire forme di arte e periodi storici molto diversi. Dalle prime prove è emerso infatti che alcune opere di Marcello Morandini hanno un grado di somiglianza di oltre il 70% con Mozart, con le musiche di Morricone e quelle di George Gershwin.
Da qui è nata l’idea di sviluppare una App, che oggi ha in archivio 10 opere della Fondazione Marcello Morandini e che punta a diventare uno strumento diffuso in qualsiasi museo interessato a partecipare all’iniziativa. L’App Rism, sviluppata per Ios e Android, si scarica gratuitamente sui telefoni cellulari e può essere usata nel corso delle visite nei luoghi d’arte selezionati. Inquadrando il Qr-code esposto a fianco delle opere prescelte si scoprono il brano originale che è più affine all’opera e una selezione di brani e autori che si assomigliano. (30Science.com)