(30science.com) – Roma, 3 ott. – Esplorare Europa, una delle più promettenti lune di Giove, potrebbe essere possibile grazie alla tecnologia dei transistor silicio-germanio (SiGe). Presentata durante la conferenza Nuclear and Space Radiation Effects dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers, questa ipotesi è stata formulata dagli scienziati della Georgia Tech e della School of Electrical and Computer Engineering (ECE). Europa, spiegano gli esperti, è un satellite estremamente interessante dal punto di vista astronomico. Al di sotto dei dieci chilometri di ghiaccio si trova un oceano di acqua liquida che potrebbe sostenere la vita. Allo stesso tempo però, la superficie raggiunge i -180 gradi Celsius ed è caratterizzata da livelli elevati di radiazioni, che rendono complicata l’esplorazione della luna. Il team, guidato da John D. Cressler, ha ipotizzato che dei transistor bipolari a eterogiunzione silicio-germanio possano superare gli ostacoli presenti sul corpo celeste.
“Questi dispositivi – afferma Cressler – possono resistere a condizioni estreme grazie al modo in cui sono stati realizzati, senza necessitare modifiche alla tecnologia di base”. Nell’ambito del programma NASA Concepts for Ocean Worlds Life Detection Technology (COLDTech), gli esperti mirano a progettare l’infrastruttura elettronica necessaria per le prossime missioni di superficie su Europa. L’Agenzia spaziale prevede di lanciare nel 2024 l’Europa Clipper, un veicolo spaziale orbitante che mapperà gli oceani di Europa e invierà un lander per esplorare la massa d’acqua. I transistor possono mantenere le prestazioni anche in caso di esposizione a radiazioni estreme, mentre a temperature più fredde le proprietà migliorano significativamente. Gli scienziati hanno utilizzato Dynamitron, un macchinario del Jet Propulsion Laboratory che spara elettroni ad alto flusso a temperature molto basse, per testare le capacità dei SiGe. I transistor sono stati esposti a correnti di un milione di Volt e temperature di -160°C. “Nei prossimi due anni – afferma Cressler – cercheremo di sviluppare circuiti SiGe che possano essere utilizzati sul satellite di Giove. L’aspetto interessante di questa ricerca è che questi dispositivi potrebbero essere poi impiegati nella maggior parte degli ambienti spaziali. Speriamo che il nostro lavoro possa aprire nuovi orizzonti innovativi e consentire nuove applicazioni”. (30science.com)