Valentina Di Paola

Scienza: niente più corse con i camion sui laghi ghiacciati

(30 Settembre 2022)

(30science.com) – Roma, 30 set. – Milioni di telespettatori internazionali si sono divertiti a guardare il reality show “Ice Road Truckers”, in cui i conducenti di camion attraversavano i laghi ghiacciati nell’Artico, ma queste pratiche potrebbero non essere più possibile a causa del cambiamento climatico.

Illustrazione schematica degli effetti del riscaldamento globale sulle future condizioni del ghiaccio lacustre e degli impatti previsti sui trasporti e sulle attività ricreative. I livelli di riscaldamento sono dati relativi alla media climatica a lungo termine del 1900-1929 (grafica di sfondo, concessa in licenza da Shutterstock.com).
CREDITO Istituto per le scienze di base

A evidenziarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Earth’s Future, condotto dagli scienziati della York University e dell’IBS Center for Climate Physics. Il team, guidato da Lei Huang, ha elaborato delle simulazioni per determinare a quali livelli di riscaldamento verranno raggiunte condizioni di ghiaccio non sicure per i trasporti e le attività ricreative, comprese la pesca e il pattinaggio sul ghiaccio. Stando a quanto emerge dall’indagine, l’aumento delle temperature renderà le regioni dell’Artico inadatte a queste attività. La perdita di tali possibilità potrebbe influenzare negativamente le comunità indigene della zona, le cui economie dipendono dalle strade ghiacciate. L’assottigliamento delle lastre minaccerà anche gli ecosistemi lacustri che si sono adattati alle ricorrenti condizioni dei laghi ghiacciati nel corso di decine di migliaia di anni. “I nostri risultati – afferma Huang – dimostrano che la durata del ghiaccio sicuro nei prossimi 80 anni si ridurrà di 2-3 settimane a seconda del livello di riscaldamento futuro. Il numero di giorni con condizioni stabili calerà di oltre il 90 per cento, anche se si dovessero rispettare gli Accordi di Parigi”. “Questi dati – conclude Iestyn Woolway della Bangor University – evidenziano l’importanza di adottare strategie di adattamento regionale per mitigare le perdite economiche ed evitare la perdita di vite umane a seguito del cambiamento climatico”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).