Valentina Di Paola

Scoperto il gene che regola le pareti cellulari

(30 Settembre 2022)

(30science.com) – Roma, 30 set. – Si chiama ACTMAP (ACTin MAturation Protease), è un gene che assicura la creazione della forma finale della proteina actina, un componente principale delle pareti cellulari. A identificarlo gli scienziati del Netherlands Cancer Institute, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Science per descrivere i risultati del proprio lavoro. Il team, guidato da Thijn Brummelkamp e Peter Haahr, ha esaminato la formazione dell’actina, una delle proteine più abbondanti nelle cellule.

Immagine al microscopio di actina. (Actina è gialla, nucleo cellulare è blu) CREDITO Peter Haarh, Istituto olandese per il cancr

“Prima che una proteina sia considerata matura – scrivono i ricercatori – deve essere privata di uno specifico amminoacido, che viene rimosso da un paio di forbici molecolari. Sappiamo che questi passaggi avvengono anche per l’actina, ma non sapevamo quale fosse l’enzima che agisce da forbice”. Gli scienziati hanno prima causato mutazioni casuali nelle cellule, selezionando poi le parti contenenti l’actina immatura aggiungendo un anticorpo marcato in modo fluorescente per valutare il punto in cui l’amminoacido viene tagliato e quali geni risultavano coinvolti nel processo. “Abbiamo individuato questo nuovo gene, chiamato ACTin MAturation Protease (ACTMAP) – riporta Haahr – in un secondo esperimento, abbiamo utilizzato un modello murino per verificare se l’assenza del gene possa provocare difficoltà negli esseri viventi”. In effetti, il gruppo di ricerca ha scoperto che l’actina negli esemplari privi del gene rimosso non risultava compiuta. Pur rimanendo in vita, gli animali soffrivano di debolezza muscolare. “Il nostro obiettivo ultimo – commenta Brummelkamp – è quello di mappare la funzione di tutti i 23 mila geni umani. Questa conoscenza ci aiuterebbe a sviluppare trattamenti mirati ed efficaci contro determinati malfunzionamenti”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).