(30science.com) – Roma, 30 set. – Si chiama ACTMAP (ACTin MAturation Protease), è un gene che assicura la creazione della forma finale della proteina actina, un componente principale delle pareti cellulari. A identificarlo gli scienziati del Netherlands Cancer Institute, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Science per descrivere i risultati del proprio lavoro. Il team, guidato da Thijn Brummelkamp e Peter Haahr, ha esaminato la formazione dell’actina, una delle proteine più abbondanti nelle cellule.
“Prima che una proteina sia considerata matura – scrivono i ricercatori – deve essere privata di uno specifico amminoacido, che viene rimosso da un paio di forbici molecolari. Sappiamo che questi passaggi avvengono anche per l’actina, ma non sapevamo quale fosse l’enzima che agisce da forbice”. Gli scienziati hanno prima causato mutazioni casuali nelle cellule, selezionando poi le parti contenenti l’actina immatura aggiungendo un anticorpo marcato in modo fluorescente per valutare il punto in cui l’amminoacido viene tagliato e quali geni risultavano coinvolti nel processo. “Abbiamo individuato questo nuovo gene, chiamato ACTin MAturation Protease (ACTMAP) – riporta Haahr – in un secondo esperimento, abbiamo utilizzato un modello murino per verificare se l’assenza del gene possa provocare difficoltà negli esseri viventi”. In effetti, il gruppo di ricerca ha scoperto che l’actina negli esemplari privi del gene rimosso non risultava compiuta. Pur rimanendo in vita, gli animali soffrivano di debolezza muscolare. “Il nostro obiettivo ultimo – commenta Brummelkamp – è quello di mappare la funzione di tutti i 23 mila geni umani. Questa conoscenza ci aiuterebbe a sviluppare trattamenti mirati ed efficaci contro determinati malfunzionamenti”. (30science.com)