(30Science.com) – Roma, 18 mar. – Un nuovo predatore dai denti a sciabola, che precede i gatti di milioni di anni, è stato scoperto ed ha offerto una fondamentale visione dell’evoluzione dei carnivori. Ad effettuare la ricerca sono stati gli scienziati del San Diego Natural History Museum (The Nat) ed i loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista PeerJ.

Credit: Museo di storia naturale di San Diego
Il fossile, ospitato nella collezione di paleontologia di The Nat, offre una finestra su come era la Terra durante il periodo Eocene, più di 40 milioni di anni fa. L’esemplare comprende una mascella inferiore e denti ben conservati, fornendo nuove informazioni sul comportamento e sull’evoluzione di alcuni dei primi mammiferi ad avere una dieta esclusivamente a base di carne.
“Oggi la capacità di seguire una dieta a base di carne, chiamata anche ipercarnivora, non è rara. Le tigri lo fanno, gli orsi polari possono farlo. Se hai un gatto domestico, potresti anche avere un ipercarnivoro a casa, ma 42 milioni di anni fa, i mammiferi stavano solo cercando di capire come sopravvivere solo con la carne”, ha affermato Ashley Poust, ricercatrice post-doc presso The Nat. “Un grande progresso è stato quello di sviluppare denti specializzati per affettare la carne, che è qualcosa che vediamo in questo esemplare appena descritto.”

Ashley Poust, ricercatore post-doc presso The Nat, ha appena descritto quello che oggi è il primo predatore simile a un gatto conosciuto in Nord America, a ovest delle Montagne Rocciose. Credit: Museo di storia naturale di San Diego.
Questo predatore carnivoro fa parte di un misterioso gruppo di animali chiamati Machaeroidines. Ora completamente estinti, non erano strettamente imparentati con i carnivori viventi di oggi.
“Sappiamo così poco delle Machaeroidines, quindi ogni nuova scoperta amplia notevolmente la nostra immagine”, ha dichiarato il coautore Shawn Zack dell’Università dell’Arizona College of Medicine. “Questo fossile di Diegoaelurus relativamente completo e ben conservato è particolarmente utile perché il denti ci permettono di dedurre la dieta e iniziare a capire come le machaeroidine sono correlate tra loro.”
Zack, Poust e il loro terzo coautore Hugh Wagner, anche lui di The Nat, hanno chiamato il predatore Diegoaelurus vanvalkenburghae. Il nome onora la contea di San Diego dove è stato trovato l’esemplare e lo scienziato Blaire Van Valkenburgh, ex presidente della Society of Vertebrate Paleontology, il cui lavoro fondamentale sull’evoluzione dei carnivori ha influenzato questa ricerca. (30Science.com)