(30Science.com) – Roma, 11 mar. – Oggi la prima dimostrazione pubblica in assoluto delle funzionalità del robot quadrupede ANYmal, un robot progettato per il monitoraggio ambientale e che sarà sguinzagliato nel suggestivo Bosco di Palo Laziale alla presenza dei ricercatori del Centro Piaggio che coordinano il progetto di Ricerca H2020 finanziato dall’UE “Natural Intelligence” durante la terza giornata dell’evento Natura 2000 “Interpretare la complessità e la variabilità degli stagni temporanei mediterranei”. L’evento vuole promuovere lo scambio di conoscenze e buone pratiche sull’interpretazione, la conservazione e la gestione degli stagni temporanei mediterranei, e sarà ospitato dall’Università La Sapienza di Roma.
Il progetto, appena iniziato, ha ricevuto dalla Commissione Europea più di 3 milioni di euro. Il progetto Natural Intelligence mira a servire il Green Deal europeo con ANYmal per effettuare il monitoraggio degli habitat naturali. Al progetto partecipa, fra gli altri, anche l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), che sarà presente all’evento assieme al Centro Piaggio per questa primissima dimostrazione. ISPRA presenterà una relazione tecnica su nuovi approcci, nuovi modelli e metodi innovativi per il monitoraggio degli habitat, tra cui l’utilizzo dei sensori di cui il Robot ANYmal è dotato.
Il riscaldamento globale e l’inquinamento stanno minacciando la sopravvivenza di un milione degli otto milioni di specie del pianeta. La risposta europea a queste minacce è contenuta nel Green Deal europeo che riconosce l’importanza fondamentale del monitoraggio ambientale, che oggi è interamente eseguito da operatori umani. Il progetto Natural Intelligence H2020 mira a servire il Green Deal europeo con robot in grado di effettuare il monitoraggio degli habitat naturali.
ANYmal sarà di nuovo presente a Roma dall’8 al 10 Aprile con uno stand a Maker Faire, in occasione del campionato di Formula E. Inoltre, fra fine Aprile e inizio Maggio, il robot quadrupede si recherà a Perugia, a Siena e in Sardegna per monitorare alcune specie importanti per l’ecosistema. (30Science.com)