Lucrezia Parpaglioni

I cristalli del tempo potrebbero alimentare i futuri computer quantistici

(16 Ottobre 2025)

Roma – Collegato, per la prima volta, un cristallo temporale, un nuovo stato della materia con moto periodico nel tempo senza consumo di energia esterna, a un sistema optomeccanico esterno; questo risultato apre la strada all’utilizzo dei cristalli temporali per sviluppare dispositivi quantistici avanzati, come sensori ultra-precisi o sistemi di memoria per computer quantistici, aumentando significativamente la loro potenza e durata operativa. La scoperta, pubblicata su Nature Communications, è stata condotta da ricercatori dell’Università di Aalto.

Un cristallo temporale formatosi sopra un superfluido in condizioni ultrafredde.
Credito
Mikko Raskinen/Università Aalto.

Lo studio ha mostrato che i cristalli temporali formati da quasiparticelle chiamate magnoni in un superfluido di elio-3 possono mantenere il loro moto per un tempo senza precedenti e interagire con oscillatori meccanici vicini in modi controllabili, analoghi a fenomeni già usati in fisica sperimentale come la rilevazione delle onde gravitazionali. I cristalli temporali sono un nuovo stato della materia proposto per la prima volta nel 2012 dal fisico e premio Nobel Frank Wilczek. A differenza dei cristalli convenzionali, che hanno una struttura che si ripete nello spazio, i cristalli temporali presentano una struttura che si ripete periodicamente nel tempo. Questo significa che, anche nello stato a energia minima, questi sistemi quantistici mostrano un moto periodico senza bisogno di energia esterna, mantenendo una dinamica stabile e persistente. L’esistenza dei cristalli temporali è stata dimostrata sperimentalmente nel 2016 e rappresenta una forma di materia fuori dall’equilibrio termico. Sono stati ottenuti, ad esempio, utilizzando onde radio per pompare quasiparticelle chiamate magnoni in un superfluido di elio-3 a temperature ultrabasse. Questa nuova forma di materia potrebbe essere utilizzata per migliorare enormemente dispositivi come i computer quantistici, offrendo sistemi di memoria più potenti e sensori estremamente precisi, grazie alla loro capacità di mantenere uno stato dinamico stabilmente nel tempo. In sintesi, i cristalli temporali sono un avanzamento rivoluzionario nella fisica quantistica che combina struttura, moto e stabilità nel tempo, con ampie applicazioni future nell’informatica quantistica e nella metrologia avanzata.(30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.