Valentina Di Paola

Scoperte galassie nane collegate da gas intergalattico

(26 Settembre 2025)

Roma – Per la prima volta, è stato osservato un massiccio ponte di gas idrogeno neutro che collega due galassie nane. Descritta sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, questa scoperta è stata riportata dagli scienziati dell’Università dell’Australia Occidentale presso l’International Centre for Radio Astronomy Research (ICRAR). Il team, guidato da Lister Staveley-Smith e Kenji Bekki, ha individuato un’immensa struttura che si estende per ben 185 mila anni luce tra le galassie NGC 4532 e DDO 137, situate a 53 milioni di anni luce dalla Terra. Il gruppo di ricerca ha anche rilevato che una vasta coda di gas accompagnava il ponte, estendendosi per 1,6 milioni di anni luce, rendendolo il più lungo mai osservato. “Questo lavoro – afferma Staveley-Smith – segna un passo avanti significativo nella comprensione del modo in cui interagiscono le galassie. La nostra modellazione ha dimostrato che le forze di marea che agiscono tra queste galassie, insieme alla loro vicinanza al massiccio ammasso di galassie della Vergine, hanno svolto un ruolo cruciale nella dinamica del gas osservata”.

Una visualizzazione pseudo-tridimensionale rotante del sistema interattivo di NGC 4532 e DDO 137. Un debole ponte di gas si estende tra le due galassie. Credito: ICRAR

I sistemi stellari ruotavano verso la nube di gas caldo che circondava l’ammasso della Vergine, circa 200 volte più caldo rispetto alla superficie del Sole. Questi corpi, riportano gli autori, hanno subito una forte pressione, che ha strappato e riscaldato il gas. “Si tratta di un processo simile alla combustione atmosferica – commenta Staveley-Smith – che si verifica quando un satellite rientra nell’atmosfera superiore della Terra, ma si estende per un periodo di un miliardo di anni. La densità degli elettroni e la velocità con cui le galassie cadono nella nube di gas caldo sono sufficienti a spiegare perché così tanto gas è stato allontanato dalle galassie, riversandosi nel ponte e nelle aree circostanti”. Questo lavoro è stato portato avanti nell’ambito del progetto Widefield ASKAP L-band Legacy All-sky Survey (WALLABY), che mira a mappare il cielo e studiare la distribuzione dell’idrogeno gassoso nelle galassie. “L’idrogeno neutro – aggiunge Bekki – svolge un ruolo cruciale nella formazione delle stelle, rendendo questa scoperta fondamentale per comprendere come le galassie interagiscono ed evolvono, in particolare in ambienti densi. Comprendere questi ponti di gas e le loro dinamiche fornisce informazioni fondamentali su come le galassie si evolvono nel tempo, su come il gas galattico viene ridistribuito e sulle diverse condizioni in cui le galassie possono o meno formare stelle”. “I nostri risultati – concludono gli autori – contribuiscono alla nostra comprensione delle strutture più massicce dell’Universo e dei loro cicli vitali, aiutandoci a capire meglio la loro vasta complessità e la storia della formazione stellare”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).