Lucrezia Parpaglioni

Scoperta la proteina che rende l’influenza più mortale negli anziani

(8 Settembre 2025)

Roma – Una proteina, chiamata apolipoproteina D, ApoD, si è dimostrata responsabile dell’aumentata mortalità dell’influenza negli anziani.  Lo rivela uno studio internazionale guidato dall’Università di Nottingham, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, PNAS. ha identificato un meccanismo chiave che spiega perché le persone anziane sono più vulnerabili a forme gravi di influenza. Lo studio ha scoperto che con l’avanzare dell’età aumenta la produzione polmonare di una proteina glicosilata chiamata apolipoproteina D, ApoD, coinvolta nel metabolismo lipidico e nella regolazione dell’infiammazione. L’eccesso di ApoD nei polmoni innesca un danno tissutale esteso durante l’infezione influenzale, compromettendo la risposta protettiva antivirale mediata dagli interferoni di tipo I. Inoltre, l’accumulo di ApoD provoca una degradazione massiccia dei mitocondri nelle cellule polmonari, mitofagia, riducendo la produzione di energia e l’attivazione della risposta immunitaria efficace contro il virus. Questa scoperta offre un nuovo bersaglio terapeutico per migliorare i risultati dell’influenza negli anziani, categoria particolarmente a rischio di decessi correlati all’infezione. Inibire la funzione di ApoD potrebbe limitare i danni polmonari e potenziare la risposta antivirale, riducendo mortalità e morbilità. Kin-Chow Chang, dell’Università di Nottingham, sottolinea che, con l’invecchiamento della popolazione globale e l’aumento delle infezioni gravi, questa scoperta rappresenta un’opportunità cruciale per sviluppare trattamenti specifici e salvare molte vite.(30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.