Lucrezia Parpaglioni

Sonno profondo, il segreto per un pensiero illuminato

(26 Giugno 2025)

Roma – Cadere in un sonno profondo comporta maggiori possibilità di sperimentare momenti di insight, o “aha moment”, ovvero momenti di illuinazione, durante la risoluzione di problemi cognitivi. Lo rivela uno studio dell’Università di Amburgo, in Germania, pubblicato sulla rivista open access PLOS Biology. Nell’esperimento, 90 partecipanti hanno eseguito un compito di insight percettivo basato sulla scoperta di un trucco nascosto in un test apparentemente semplice. Dopo quattro serie di prove, i soggetti hanno fatto un pisolino di 20 minuti, durante il quale è stato monitorato il loro sonno tramite elettroencefalogramma, EEG. Successivamente, sono stati nuovamente sottoposti al test per valutare se avessero avuto un momento di illuminazione che facilitasse la soluzione del compito. I risultati hanno mostrato che il 70,6% dei partecipanti ha sperimentato un momento di insight dopo il pisolino. In particolare, l’85,7% di coloro che hanno raggiunto la fase di sonno profondo N2 ha avuto la svolta, contro il 55,5% di chi è rimasto sveglio e il 63,6% di chi ha raggiunto solo la fase di sonno leggero N1. L’analisi dei dati EEG ha inoltre evidenziato che una pendenza spettrale più ripida, indicativa di un sonno più profondo, era associata a una maggiore probabilità di insight. Lo studio suggerisce quindi che il sonno N2, una fase di sonno profondo caratterizzata da specifiche attività cerebrali, favorisca la ristrutturazione cognitiva necessaria per generare intuizioni improvvise. Questo risultato amplia la comprensione dei processi cognitivi durante il sonno e supporta l’idea che un breve riposo con sonno profondo possa facilitare la soluzione creativa di problemi complessi. I ricercatori sottolineano che, sebbene il meccanismo esatto rimanga da chiarire, la pendenza spettrale EEG potrebbe riflettere una forma di regolarizzazione neurale che promuove l’insight. Inoltre, l’esperienza soggettiva di molti individui, soprattutto nel campo creativo, conferma la risonanza di questi risultati nella vita quotidiana. In conclusione, questo studio fornisce una solida evidenza che un sonno più profondo durante un breve pisolino aumenta significativamente la probabilità di avere momenti di illuminazione, aprendo nuove prospettive per l’ottimizzazione dei processi di apprendimento e creatività tramite il sonno. (30Science.com

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.