Roma – Con l’arrivo dell’estate e il conseguente aumento della temperatura, l’ozono troposferico (o ozono troposferico) è aumentato significativamente in Europa a giugno 2025. Il Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) ha previsto l’evoluzione di queste concentrazioni grazie alla catena di modellizzazione regionale messa a punto dal servizio, poiché l’ozono troposferico è un inquinante con impatti dannosi sulla salute umana e sugli ecosistemi. Questi episodi specifici si sono verificati prima del normale.
Le previsioni del CAMS per l’Europa hanno indicato un aumento delle concentrazioni di ozono a livello del suolo nel bacino del Mediterraneo dal 9 giugno, con livelli in aumento significativo in quasi tutti i paesi europei, esclusi quelli della penisola scandinava. Sebbene concentrazioni di ozono più elevate durante l’estate europea non siano rare, episodi di questa intensità così presto nella stagione sono insoliti. Questa tendenza è probabilmente legata alle temperature relativamente elevate registrate in tutto il continente nelle ultime settimane.
Durante questo episodio, i livelli di ozono in diverse aree hanno superato le soglie stabilite dal Consiglio europeo per proteggere la salute umana dagli effetti nocivi di questo inquinante. La Direttiva sulla qualità dell’aria ambiente rivista (UE/2024/2881) , adottata nel novembre 2024, stabilisce un valore obiettivo per proteggere la salute umana: la media giornaliera massima su otto ore non dovrebbe superare i 120 µg/m³ più di 18 volte per anno solare. La Direttiva definisce anche una soglia di informazione di 180 µg/m³ per la media oraria.
Laurence Rouil, Direttore del Copernicus Atmosphere Monitoring Service, afferma: “L’aumento delle temperature è uno dei principali fattori che spiega l’aumento delle concentrazioni di ozono a livello del suolo. L’ozono è il risultato di reazioni fotochimiche che trasformano gli inquinanti emessi dalle attività umane e da fonti naturali. Anche il trasporto a lungo raggio di questo inquinante gioca un ruolo importante. CAMS fornisce all’Europa i migliori strumenti disponibili per monitorare e prevedere l’evoluzione di questi episodi e fornire allerte tempestive, essenziali per l’attuazione di misure agili e appropriate per mitigare i rischi per la salute e l’impatto ambientale”.
L’ozono troposferico (o ozono troposferico) è il risultato di complesse reazioni fotochimiche, stimolate dalla luce solare, che coinvolgono ossidi di azoto (NOx) e composti organici volatili (COV). Entrambi i precursori sono emessi dalle attività umane (trasporti, industria, abitazioni), ma alcuni COV sono emessi anche dalla vegetazione.(30Science.com)