Roma – Seapower sta sviluppando un modello innovativo per la valutazione del costo di produzione dell’energia da turbine eoliche galleggianti, nell’ambito del progetto europeo Floatfarm. Il 15 giugno si celebra la 18 a edizione della Giornata Mondiale del Vento, istituita da WindEurope e GWEC per sensibilizzare le persone sulle potenzialità dell’energia eolica. Il vento rappresenta una fonte rinnovabile pulita e sempre più strategica per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2030 e il 2050. Tuttavia, le sfide sono molteplici: la disponibilità di suolo per applicazioni onshore è in diminuzione, mentre cresce l’interesse per lo sviluppo di applicazioni in mare, favorito da venti più intensi, ma ostacolato da complessità tecnologiche e costi elevati. Ciò risulta ancora più evidente per siti con fondali profondi, come nel Mar Mediterraneo, dove l’installazione è possibile tramite piattaforme galleggianti alla base delle torri e opportuni sistemi di ancoraggio per garantirne la stabilità. In questo contesto si inserisce Seapower, consorziata con l’Università Federico II di Napoli, che da anni è impegnata nel settore dell’eolico galleggiante, grazie alle attività di ricerca e sviluppo di impianti offshore economicamente sostenibili, condotte nell’ambito di numerosi progetti, tra cui FLOATFARM finanziato dall’Unione Europea. Il progetto mira a migliorare il livello di maturità tecnologica delle attuali turbine eoliche offshore galleggianti, intervenendo su più fronti: dalla riduzione del peso del generatore in testa- torre, per ottenere benefici strutturali, all’implementazione di nuovi sistemi di controllo delle onde e all’adozione di ormeggi condivisi. Il contributo di Seapower è volto a migliorare il modello di costo e a proporre una stima delle perdite di scia, per ottimizzare il calcolo del costo attualizzato dell’energia (LCOE). Seapower parteciperà al 3 o Progress Meeting di FLOATFARM, in programma a Nantes il 23 e il 24 Giugno, organizzato in concomitanza con la Conferenza WESC2025. Qui, il 25 giugno prenderà parte a un mini- simposio dedicato ai metodi di ottimizzazione delle turbine galleggianti. “Nell’ambito delle attività del progetto Floatfarm, stiamo lavorando ad un modello innovativo per valutare in modo più preciso il costo di produzione dell’energia da turbine eoliche galleggianti, implementando un codice di calcolo, basato su software di analisi e ottimizzazione delle turbine eoliche galleggianti (WEIS, sviluppato da NREL). L’obiettivo è migliorare l’affidabilità delle stime economiche e tecniche, garantendo una maggiore efficienza degli impianti e una migliore gestione finanziaria”, ha affermato il Vicepresidente Seapower Ing. rancesco Lioniello. Lo sviluppo, attualmente in corso, del codice di calcolo ha i seguenti scopi principali: migliorare la valutazione dei costi: in particolare, è stato introdotto un modello per la stima dei costi operativi connessi alle attività di manutenzione di un impianto offshore. Tale modello, basato su dati di letteratura, consente di valutare l’effetto dei principali parametri di configurazione e di funzionamento di un impianto (tra cui la geometria del sistema e l’energia prodotta) sulle spese di gestione. Introdurre una modellazione più dettagliata dei parametri finanziari necessari alla valutazione accurata dell’LCOE. In particolare, il modello fornisce una stima del costo medio del capitale (Weighted Average Capital Cost, WACC) che interviene nel calcolo del costo dell’energia. Introdurre una valutazione più accurata delle perdite di scia in un parco eolico, integrando nel software utilizzato le funzionalità del codice Floris, sviluppato da NREL, per la stima delle interazioni di scia. Tale innovazione consente di aumentare l’affidabilità della stima di produzione energetica, che a sua volta partecipa alla definizione dell’LCOE. Gli sviluppi futuri delle attività in corso consentiranno di fornire una valutazione dei contributi di costo dei diversi componenti di una turbina eolica galleggiante, fornendo indicazioni sulle possibili aree di intervento per migliorare la resa economica degli impianti. Uno dei componenti che danno un maggiore contributo ai costi totali per una turbina galleggiante è rappresentato dalla piattaforma. Un esempio delle attività sviluppate da Seapower è relativo alla ricerca della configurazione ottimale per la struttura della piattaforma, con lo scopo di ridurre il costo complessivo. I risultati attesi delle attività di Seapower nel progetto Floatfarm, che termineranno a dicembre 2026, contribuiranno alla definizione di uno strumento dedicato di simulazione e ottimizzazione per parchi eolici galleggianti, in supporto alle attività di ricerca e sviluppo mirate alla riduzione dei costi dell’energia. In tal modo Seapower potrà fornire un contributo al raggiungimento della sostenibilità economica degli impianti offshore e all’ulteriore sviluppo del settore delle energie rinnovabili.(30Science.com)
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Sviluppato modello per calcolare rendimenti impianti eolici off-shore
(13 Giugno 2025)

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