Roma – Il Mare Mediterraneo è un ecosistema ricco di biodiversità ma anche fragile e con molte specie animali e vegetali in pericolo. Difenderlo dipende da tutti noi e ogni cittadino può fare la propria parte anche partendo da una semplice foto. Come? Grazie a quattro concorsi fotografici promossi da progetti europei e rivolti a tutti coloro che questa estate visiteranno spiagge e coste.
Con 150 milioni di persone che già abitano le sue coste e a cui si aggiungono milioni di turisti, il Mediterraneo è uno dei mari più sfruttati al mondo ma, nonostante questo, se si parla di biodiversità, è sorprendentemente vitale. Anche se interessa meno dell’1% della superficie degli oceani del Pianeta, ospita circa il 7% degli animali marini, con un gran numero di specie endemiche (il 28%), che non si possono trovare in nessun altro luogo al mondo. Un patrimonio naturale, inestimabile quanto fragile, che ora diventa protagonista grazie ai concorsi fotografici promossi nell’ambito di quattro progetti europei LIFE per la tutela di habitat e di specie animali in pericolo.
- Aixa Morata, delfino comune
- Alex_Crudo_Grampo_PRIMO_Conceptu_2024
- Silvia_Balbo_Zifio_SECONDO_Conceptu_2024
- Alfredo Sirica: la sua fotografia di un geco in predazione è un capolavoro di tempismo e sensibilità. Immortalato in un attimo di tensione, il geco si distingue in una fessura, creando un contrasto suggestivo con l’ambiente roccioso. L’ottima gestione della luce mette in risalto le sue forme e la mimetizzazione, evidenziando quanto il soggetto “scompaia” tra le rocce circostanti.
- Emma Ronchetti: con la sua fotografia di una testuggine palustre, ci offre uno sguardo su una specie oggi gravemente minacciata. Immortalata su un tronco che affiora dallo stagno, la testuggine gioca con i riflessi dell’acqua, rivelando dettagli straordinari della sua corazza.
- Andrea Raza: questo scatto è un perfetto esempio di mimetismo. Una rana temporaria, catturata mentre si fonde tra le foglie nel foliage autunnale, diventando quasi invisibile. L’attenzione ai dettagli, dalla texture della pelle ai giochi di luce, mette in risalto la bellezza discreta di questi anfibi e il loro ruolo essenziale negli ecosistemi.
- Guido Villani, per aver ritratto magistralmente nella stessa immagine il comportamento naturale di tre specie così diverse e appariscenti come il doride dipinto Felimare picta, la bavosa africana Parablennius pilicornis e l’ascidia coloniale Botrylloides niger.
- Stefano Cerbai per come è riuscito ad ambientare magnificamente nel suo habitat questo piccolo blennide colorato (Parablennius zvonimiri), che è lungo meno di una decina di centimetri e passa spesso inosservato.
- Enrico Pompei__Thalassoma pavo__LIFE_Pinna_SECONDO
- Alessia La Porta ha conquistato il primo posto con una straordinaria immagine scattata nella Riserva Naturale Orientata di Vendicari, Siracusa (ITA090002). La foto ritrae una garzetta (Egretta garzetta) in primo piano, accompagnata sullo sfondo da alcuni esemplari di cavalieri d’Italia (Himantopus himantopus) e dai ruderi dell’antica tonnara di Vendicari, che incarna l’identità storico-culturale del sito marino della Rete Natura2000. La giuria ha scelto questo scatto per la sua capacità di esaltare la bellezza del paesaggio della riserva e per il fortunato incontro con gli uccelli aquatici. Vendicari, uno dei luoghi più affascinanti della Sicilia, viene magnificamente rappresentato in questa foto che ne valorizza il patrimonio naturale e paesaggistico.
- Secondo Premio: Giovanni Miloro si è aggiudicato il secondo posto con un immagine che immortala un pesce pettine (Xyrichtys novacula) nelle acque del sito costiero di Noli – Bergeggi, in Liguria (IT1323271). La qualità dell’immagine e la scelta del soggetto hanno colpito la giuria, dal momento che questa specie non è ancora molto diffusa nel Mar Ligure e preferisce acque più calde. Lo scatto cattura il comportamento tipico del pesce pettine, legato a fondali sabbiosi e capace di nascondersi nel substrato in caso di pericolo.
- Terzo Premio: Il terzo posto è stato assegnato ad Andrea Panozzo, autore di uno scatto dallo stile unico, realizzato sulla scogliera di Sos Pupos, Bosa, in Sardegna (ITB020041). La foto, denominata dall’autore “paesaggio extraterrestre”, colpisce per la singolarità dell’habitat costiero e per la scelta stilistica di inserire nell’inquadratura anche il mare all’orizzonte, dietro le rocce vulcaniche della scogliera. La particolarità dell’immagine è ulteriormente valorizzata dal fatto che è stata realizzata con uno smartphone, ciò contribuisce ad aprire la partecipazione a questo genere di iniziative a un pubblico molto vasto, amante del mare e desideroso di condividerne la bellezza.
Muniti di telefonino o fotocamera coloro che vanno per mare potranno diventare custodi delle coste e degli habitat fotografando e condividendo i loro scatti. A partire dall’8 Giugno 2025 infatti, Giornata Mondiale degli Oceani, fino alla fine di settembre, chiunque immortalerà con uno scatto la bellezza e la complessità del Mediterraneo, potrà partecipare ai concorsi promossi da Triton per valorizzare diversi progetti europei di conservazione del mediterraneo. La partecipazione a tutti i contest è gratuita e in premio ci sono escursioni in mare, libri, magliette e gadget dei vari progetti. Si parte con “Vita tra gli scogli”, il tema scelto dal progetto LIFE Pinna, dedicato alla conservazione del mollusco bivalve Pinna nobilis, il più grande del Mediterraneo, che celebra la vita variopinta e multiforme che pulsa a un passo dalla sabbia e dagli scogli. Possono partecipare tutti coloro che, durante una nuotata con maschera e pinne o una esplorazione del litorale riescono ad immortalare gli organismi che vivono lungo la linea della marea e nei bassi fondali come granchi, piccoli pesci, invertebrati o formazioni di alghe dalle forme sinuose. Le fotografie che avranno come soggetto Pinna nobilis saranno particolarmente considerate dalla giuria. Per gli amanti del mare aperto, c’è il concorso fotografico “Profondo Blu” del progetto LIFE Conceptu Maris, dedicato alla protezione di cetacei e tartarughe marine. La richiesta è in questo caso più complessa: per partecipare servono immagini dei giganti del mare, ovvero le balene e i capodogli, ma anche i delfini e le affascinanti tartarughe marine. I recenti monitoraggi di LIFE Conceptu Maris indicano che in alcuni tratti di mare, come il Santuario dei Cetacei, non è affatto difficile incontrare questi animali in mare aperto, anche da un traghetto o con una uscita in barca a vela.
Senza dubbio più facile trovare soggetti per il concorso di LIFE AMAR Natura 2000 “Vita sopra e sotto il mare” che torna per la sua terza edizione e invita a immortalare la straordinaria biodiversità dei siti marini e costieri della rete Natura 2000 in Italia. In questo caso, le immagini inviate devono documentare il paesaggio naturale costiero o raccontare le diverse forme di vita che si nascondono tra scogli, praterie sommerse e fondali sabbiosi, portando alla luce la ricchezza di habitat e specie che popolano il nostro Mediterraneo.
Può sembrare insolito, infine, introdurre un concorso su rettili e anfibi in un contesto marino. Ma il progetto LIFE EOLIZARD si concentra su una specie, unica nel nostro patrimonio nazionale, che vive esclusivamente in alcuni isolotti dell’Arcipelago delle Eolie: la lucertola delle Eolie, Podarcis raffonei, un rettile oggi a rischio d’estinzione. Proprio perché strettamente legata agli ambienti costieri, il tema scelto per il concorso è “Tra mare e terra – rettili e anfibi del mediterraneo” dedicato alla fauna erpetologica del bacino mediterraneo. Anche in questo caso, le immagini realizzate lungo le coste avranno un ruolo speciale nella valutazione, per raccontare quella sottile linea tra terra e mare che ospita tante specie animali poco note.
“Iniziative come queste sono sempre più efficaci per comunicare quanto il Mediterraneo sia prezioso e minacciato» – racconta Diego Mattioli, project manager di Triton Research per i progetti LIFE Pinna e LIFE A-MAR NAtura2000. «Con questi progetti abbiamo sviluppato attività di citizen science, che stanno coinvolgendo un pubblico di appassionati. Nel caso di LIFE Pinna, ad esempio, abbiamo creato una rete di segnalatori lungo le coste italiane, formata da subacquei, operatori turistici e semplici appassionati, che aiutano a individuare e monitorare gli ultimi esemplari di Pinna nobilis sopravvissuti all’epidemia che ha decimato la specie. Chiediamo l’aiuto di tutti per diffondere queste iniziative e aumentare la consapevolezza sulla necessità di proteggere il nostro patrimonio marino”.(30Science.com)