Valentina Di Paola

La Via Lattea potrebbe sfuggire alla collisione con Andromeda

(3 Giugno 2025)

Roma – La probabilità di una collisione tra la Via Lattea e la galassia di Andromeda potrebbe essere più bassa rispetto a quanto ipotizzato in precedenza. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, condotto dagli scienziati dell’Università di Helsinki. Il team, guidato da Till Sawala, ha simulato il movimento della nostra galassia nel cosmo per i prossimi dieci miliardi di anni attraverso i dati aggiornati dai telescopi Gaia e Hubble. La Via Lattea, spiegano gli esperti, si muove costantemente nell’Universo, e il suo percorso è influenzato dall’attrazione graivtazionale combinata delle galassie vicine, come Andromeda, il Triangolo e la Grande Nube di Magellano. Ricerche precedenti avevano suggerito che tra circa cinque miliardi di anni si potrebbe verificare una collisione tra Andromeda e la Via Lattea, il che potrebbe dare origine a un nuovo elemento cosmico nominato “Milkomeda”. Nell’ambito dell’indagine, i ricercatori hanno scoperto che c’è una probabilità di circa il 50 per cento che non avvenga nessun impatto tra le due formazioni stellari. Gli autori hanno infatti incluso nei calcoli l’attrazione gravitazionale della Grande Nube di Magellano, più piccola e in orbita attorno alla Via Lattea. Queste nuove variabili, secondo gli scienziati, alterano notevolmente i risultati delle simulazioni. Al contrario, il lavoro suggerisce che nei prossimi due miliardi di anni esiste una probabilità molto elevata di una fusione tra la Via Lattea e la Grande Nube di Magellano. Anche utilizzando i dati più aggiornati, concludono gli scienziati, permane un certo grado di incertezza su come evolverà il sistema Via Lattea-Andromeda. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).