Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Una nuova app consentirà di ridurre lo spreco di acqua in casa

(27 Maggio 2025)

Roma – Una innovativa app, chiamata Dropcountr, è in grado di avvertire le persone in caso di perdite o consumi eccessivi di acqua in casa, arrivando a ridurre il consumo medio di acqua nelle famiglie di fino il 6 per cento. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’Università della California a Riverside (UCR) e pubblicato su Resource and Energy Economics. Dropcountr funziona interpretando i dati relativi al consumo idrico provenienti dai contatori smart, installati da molte aziende di servizi pubblici per la lettura a distanza e la semplificazione della fatturazione. L’app trasforma i dati di questi contatori in feedback in tempo reale per i consumatori, mostrando quanta acqua consumano, come il loro consumo si confronta con quello di famiglie simili e come è cambiato nel tempo. Questo tipo di feedback digitale fornisce agli utenti quello che gli economisti comportamentali chiamano un “nudge”, ovvero un sollecito tempestivo ad adottare misure per risparmiare acqua, come fare docce più brevi, riparare perdite o ritardare l’uso di elettrodomestici come lavastoviglie e lavatrici finché non sono pieni. L’app avvisa inoltre gli utenti quando i loro consumi si avvicinano a fasce tariffarie più elevate e li avvisa di possibili perdite. Le aziende di servizi pubblici possono anche utilizzare l’app per inviare ai clienti suggerimenti per ridurre i consumi. La ricerca appena pubblicata si è concentrata sulla città di Folsom, nella California settentrionale, dove Dropcountr è stato offerto ai clienti residenziali a partire dalla fine del 2014. Circa 3.600 famiglie si sono offerte volontarie per il programma, che ha raccolto dati dai contatori smart dal 2013 al 2019. Ciò ha permesso ai ricercatori di analizzare oltre 32 milioni di registrazioni di consumo idrico giornaliero. I risultati hanno mostrato che le famiglie partecipanti hanno ridotto il loro consumo giornaliero in media del 6,2 per cento rispetto a un gruppo di controllo. La riduzione è stata maggiore tra gli utenti più attivi. Il 20 per cento degli utenti più attivi ha ridotto il consumo di acqua fino al 12 per cento. “Le persone ricevono le bollette dell’acqua, ma le informazioni potrebbero non essere rilevanti. La maggior parte delle bollette riporta il consumo in piedi cubi o unità, il che non è facile da interpretare”, hanno affermato i ricercatori “Quello che piattaforme come Dropcountr fanno bene è rendere i dati significativi. Le persone vogliono usare l’acqua in modo saggio. Hanno solo bisogno di un feedback tempestivo, chiaro e fruibile. Queste piattaforme lo forniscono, e funzionano”.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla