Gianmarco Pondrano d'Altavilla

India nega attacco a deposito nucleare in Pakistan

(13 Maggio 2025)

Roma – Il direttore generale delle operazioni aeree indiane, il maresciallo dell’aria AK Bharti, ha confermato che le forze armate indiane non hanno preso di mira l’installazione nucleare delle Kirana Hills in Pakistan. Questo secondo quanto riportato dall’Hindustan Times. Rispondendo a una domanda durante una conferenza stampa, Bharti ha detto: “Grazie per averci detto che le Kirana Hills ospitano una installazione nucleare. Non ne eravamo a conoscenza. E non le abbiamo colpite, qualunque cosa ci sia lì”. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate in un contesto di speculazioni e analisi corse sui social media secondo cui l’India avrebbe colpito la base aerea di Mushaf a Sargodha, presumibilmente collegata a un deposito nucleare sotterraneo sotto le Kirana Hills, utilizzando munizioni penetranti. Le Kirana Hills sono una vasta catena montuosa rocciosa. Chiamate localmente “Monti Neri” per il loro terreno brunastro, si estendono tra il comune di Rabwah e la città di Sargodha. Secondo l’analista militare  Tom Cooper nella mattinata del 10 maggio ” i cacciabombardieri Jaguar DARIN delle forze aeree indiane hanno schierato missili Rampage di fabbricazione israeliana per colpire la base aerea di Sukkur, mentre qualcun altro/qualcosa altro faceva saltare in aria entrambi gli ingressi del deposito nucleare sotterraneo della base aerea di Mushaf (complesso di Sarghoda) sulle Kirma Hills”. Dopo aver negato quest’ultime evenienza, AK Bharti ha anche sottolineato la preparazione e le prestazioni delle forze armate indiane durante le recenti operazioni militari. “Un altro punto saliente è stata la prestazione stellare delle armi di difesa aerea indigene come il sistema Akash”, ha affermato. “Tutte le nostre basi e i nostri sistemi militari continuano a essere pienamente operativi e pronti a intraprendere qualsiasi missione”. Sabato, India e Pakistan hanno annunciato un accordo bilaterale per sospendere immediatamente tutti i combattimenti e le operazioni militari via terra, aria e mare. L’annuncio del cessate il fuoco è arrivato dopo colloqui mediati dagli Stati Uniti, durante i quali il presidente Donald Trump ha confermato che entrambe le nazioni avevano concordato una cessazione “piena e immediata” delle ostilità.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla