Roma – Il volo delle farfalle è diverso rispetto agli altri organismi volanti, per via di come inclinano il corpo e le ali. A rivelarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Physics of Fluids, condotto dagli scienziati dell’Università di Beihang. Il team, guidato da Yanlai Zhang, ha considerato le farfalle e il loro utilizzo della generazione di forza aerodinamica per raggiungere il volo stazionario. Le traiettorie di volo delle farfalle, spiegano gli esperti, appaiono spesso casuali o caotiche e, rispetto ad altri animali volanti, i loro corpi seguono movimenti apparentemente misteriosi, frastagliati e scattosi. Questi modelli, però, possono fornire spunti progettuali cruciali per lo sviluppo di microveicoli aerei (MAV) con ali battenti. Il volo stazionario è un meccanismo di sopravvivenza essenziale per comportamenti critici, come la visita ai fiori e la fuga dai predatori. Gli scienziati hanno utilizzato telecamere ad alta velocità per valutare il volo stazionario delle farfalle Pieris rapae, note anche come cavolaie minori o rapaiole. I ricercatori hanno addestrato un modello di apprendimento profondo per tracciare le caratteristiche corporee delle farfalle e specifiche punte alari durante le loro sequenze di volo. Confrontando diversi parametri, tra cui le dimensioni e la forma delle ali delle farfalle e i meccanismi di spinta verso l’alto e verso il basso, gli studiosi hanno scoperto che l’inclinazione del corpo è il fattore principale che contribuisce al volo stazionario. A differenza di altri insetti, le farfalle regolano continuamente l’angolazione del corpo durante il volo stazionario, modificando l’orientamento delle forze aerodinamiche per garantire che le ali forniscano una forza verticale sufficiente, contrastando al contempo la gravità. Questa regolazione consente alle farfalle di generare una forza adeguata a sostenere il volo stazionario. La capacità delle farfalle di mantenere il volo stazionario con ali leggere che battono a bassa frequenza può contribuire alla progettazione di MAV furtivi con esigenze strutturali ridotte. Sebbene questi velivoli abbiano già replicato con successo le capacità di volo stazionario di altri insetti e uccelli, le farfalle offrono applicazioni uniche che spaziano dalla sicurezza alla conservazione. “Prendere ispirazione dal volo delle farfalle – conclude Zhang – potrebbe rivoluzionare l’ambito operativo dei MAV, dalla navigazione in zone disastrate confinate fino all’esecuzione di impollinazioni di precisione nelle serre”.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Le farfalle si librano in modo diverso dagli altri organismi volanti
(14 Maggio 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).