Roma – Le punizioni fisiche inflitte ai bambini sono associate esclusivamente a esiti negativi, tra cui peggioramento della salute fisica e mentale, scarso rendimento scolastico e compromissione dello sviluppo socio-emotivo, replicando quanto già osservato nei Paesi ad alto reddito. Lo rivela uno studio guidato da Jorge Cuartas, professore associato di psicologia applicata presso la NYU Steinhardt School of Culture, Education, and Human Development, pubblicato su Nature Human Behaviour. Nel 2006, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha chiesto il divieto delle punizioni corporali, atti di forza fisica per infliggere dolore, tra cui schiaffi, scossoni e sculacciate, per i bambini. Ad oggi, 65 Paesi in tutto il mondo hanno istituito divieti totali o parziali di questa pratica. La maggior parte dei divieti è stata istituita nei Paesi ad alto reddito, con un reddito nazionale lordo pro capite di almeno 14.000 dollari, rafforzati dall’appello delle Nazioni Unite e da ricerche che hanno riscontrato esiti negativi nei Paesi più ricchi. “Alcuni studiosi hanno ipotizzato che le punizioni corporali possano avere effetti diversi nei Paesi in cui sono più diffuse o socialmente normative, una prospettiva nota come ipotesi di normatività culturale”, ha detto Cuartas. “Tuttavia, la mancanza di dati provenienti dai Paesi a basso e medio reddito ha reso difficile comprendere appieno l’equilibrio tra i danni universali e quelli specifici al contesto delle punizioni corporali durante l’infanzia”, ha aggiunto Cuartas. I ricercatori hanno analizzato 195 studi relativi alle punizioni corporali pubblicati tra il 2002 e il 2024. Gli studi hanno riguardato 92 Paesi a basso e medio reddito e 19 risultati relativi a relazioni tra genitori e figli, salute mentale e fisica, comportamento violento, atteggiamenti verso la violenza, uso di sostanze, funzioni cognitive, competenze socio-emotive, sonno, capacità motorie e probabilità di essere un bambino lavoratore. Dall’analisi non sono emersi effetti positivi provenienti da azioni punitive. Le punizioni corporali risultano dannose in modo universale, indipendentemente dal contesto culturale, e i risultati supportano la necessità di strategie globali per la prevenzione di queste pratiche. “In futuro, sono necessarie ulteriori ricerche per identificare strategie efficaci per prevenire le punizioni fisiche su scala globale e garantire che i bambini siano protetti da ogni forma di violenza per favorire il loro sano sviluppo”, ha commentato Cuartas. (30Science.com)
Lucrezia Parpaglioni
Effetti negativi delle punizioni fisiche sui bambini nei Paesi a basso e medio reddito
(5 Maggio 2025)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.