Roma – Per cercare di spingere le persone ad adottare una dieta più rispettosa dell’ambiente non si deve puntare sulla responsabilità climatica, ma sui valori personali, in particolare sulla tradizionale virtù della frugalità. È quanto emerge da uno studio guidato dall’Università di Portsmouth e pubblicato su Food and Humanity. Per la loro ricerca, gli autori hanno intervistato 212 adulti del Regno Unito e hanno scoperto che la frugalità induceva le persone a fare scelte alimentari eco-friendly molto più che la conoscenza dell’impatto ambientale della carne o della sensibilizzazione sull’impronta di carbonio degli alimenti importati. Steven Iorfa, autore principale e dottorando di ricerca presso l’Università di Portsmouth, ha affermato: “Le persone non cambiano ciò che mangiano solo perché viene detto loro che fa male al pianeta. Cambiano perché si collega a qualcosa di più profondo, un valore che già possiedono, come non sprecare cibo o trattare gli altri in modo equo. La frugalità, in particolare, si è rivelata un potente motivatore, come un modo per valorizzare le risorse e fare scelte consapevoli”. Sebbene lo studio abbia rilevato che alcuni atteggiamenti ambientali influenzano le scelte alimentari sostenibili, come il godimento della natura, la fiducia nella scienza e il pensiero ecocentrico, questi hanno avuto un impatto significativamente minore rispetto ai più ampi valori personali delle persone. Ciò solleva importanti interrogativi sull’efficacia dell’attuale messaggio di sostenibilità. Invece di sommergere il pubblico con dati e direttive, i ricercatori suggeriscono di concentrarsi sui valori quotidiani che le persone già vivono. Iorfa ha concluso: “Se incontriamo le persone lì dove sono, attingendo a valori come la frugalità o l’equità, abbiamo molte più probabilità di vedere un cambiamento duraturo”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Essere frugali a tavola è la chiave per dare una mano all’ambiente
(30 Aprile 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla