Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Il climate change sta incrementando il rischio di mega-incendi globali

(29 Aprile 2025)

Roma – A causa del cambiamento climatico i giorni in cui scoppiano incendi devastanti in più parti del mondo in contemporanea andranno aumentando, rischiando di mettere in difficoltà le difese globali contro questi eventi disastrosi. È quanto emerge da uno studio guidato dall’Università del Nuovo Galles del Sud e pubblicato su Earth’s Future. In particolare gli autori hanno indagato la possibilità che si manifestino megaincendi in contemporanea sia sulla costa occidentale del Nord America che sulla costa orientale dell’Australia. Per la loro ricerca hanno utilizzato il Canadian Fire Weather Index (FWI), un indice meteorologico utilizzato in tutto il mondo per stimare il rischio di incendi. Tiene conto di precipitazioni, temperatura, umidità relativa e velocità del vento. Lo hanno utilizzato per identificare i giorni con un alto rischio di incendi. Sulla base di dati osservativi, i ricercatori hanno scoperto che i giorni con alto rischio di incendi, per America occidentale e Australia orientale stanno progressivamente aumentando dal 1979. La maggiore probabilità di sovrapposizione del rischio per le due aree – circa il 75 per cento – si verifica tra luglio e dicembre. Nel complesso, il numero di giorni con incendi simultanei nell’Australia orientale e nel Nord America occidentale è aumentato di un giorno all’anno negli ultimi 40 anni. Questo perché la stagione degli incendi nell’Australia orientale inizia prima in primavera e si sovrappone alla fine della stagione degli incendi sulla costa occidentale del Nord America. Il team ha anche analizzato il probabile sviluppo della sovrapposizione stagionale. Ha utilizzato quattro modelli climatici, basandosi su numerose simulazioni per tenere conto dell’incertezza. La tendenza è chiara: il numero di giorni di incendi sovrapposti nell’America settentrionale occidentale e nell’Australia orientale continuerà ad aumentare. A seconda del modello climatico utilizzato e del livello di riscaldamento globale futuro, gli aumenti potrebbero variare da 4 a 29 giorni all’anno entro la metà del secolo. Ciò rappresenta una sfida per la cooperazione tra i servizi antincendio statunitensi, canadesi e australiani, che da tempo si supportano a vicenda condividendo personale e velivoli durante le emergenze legate agli incendi boschivi. Fino a poco tempo fa, le stagioni degli incendi si verificavano in periodi dell’anno nettamente diversi: sulla costa occidentale del Nord America tra giugno e ottobre e nell’Australia orientale tra ottobre e marzo. Queste lacune fornivano tempo sufficiente alle squadre per assistersi a vicenda quando necessario. “Ma queste stagioni meteorologiche sempre più sovrapposte negli Stati Uniti e in Australia – spiegano i ricercatori – stanno restringendo la finestra per la cooperazione internazionale e rendendo più difficile rispondere rapidamente agli incendi boschivi su larga scala”.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla