Lucrezia Parpaglioni

Legame tra sindrome metabolica e aumento del rischio di demenza giovanile

(24 Aprile 2025)

Roma – Identificata un’associazione tra la sindrome metabolica e l’aumento del rischio di demenza a esordio giovanile, diagnosticata prima dei 65 anni. A farlo uno studio condotto da Minwoo Lee, dell’Hallym University Sacred Heart Hospital di Anyang, Corea del Sud, e colleghi, pubblicato sulla rivista Neurology, dell’American Academy of Neurology, La ricerca ha analizzato quasi due milioni di persone di età compresa tra 40 e 60 anni, utilizzando dati dell’assicurazione sanitaria nazionale sudcoreana, con un follow-up medio di otto anni. Circa il 25% dei partecipanti presentava sindrome metabolica, definita da un eccesso di grasso addominale associato ad almeno due tra pressione alta, glicemia elevata, trigliceridi alti e bassi livelli di colesterolo HDL. Durante il periodo di osservazione, 8.921 persone hanno sviluppato demenza, con un’incidenza più alta tra chi aveva la sindrome metabolica, 0,86 casi ogni 1.000 anni-persona, rispetto a chi non la presentava, 0,49 casi. Dopo aggiustamenti per età, istruzione e fattori di salute, la sindrome metabolica è risultata associata a un aumento del rischio di demenza del 24%, con un incremento specifico del 12% per la malattia di Alzheimer e del 21% per la demenza vascolare. Le donne con sindrome metabolica mostravano un rischio aumentato del 34%, superiore rispetto al 15% degli uomini. Inoltre, il rischio era maggiore nelle persone più giovani, in particolare a 40 anni rispetto a 50 anni. Ogni componente della sindrome metabolica contribuiva in modo cumulativo al rischio, con un aumento fino al 70% per chi presentava tutte e cinque le componenti. Gli autori suggeriscono che interventi sullo stile di vita, come dieta equilibrata, attività fisica regolare, mantenimento del peso forma, astensione dal fumo e riduzione dello stress, potrebbero ridurre il rischio di demenza a esordio precoce. Tuttavia, lo studio non ha indagato i fattori genetici, e sono necessarie ulteriori ricerche per confermare e approfondire questi risultati. In sintesi, questo studio sottolinea l’importanza della prevenzione e del controllo della sindrome metabolica nella mezza età come possibile strategia per limitare il rischio di demenza precoce, un fenomeno che impatta significativamente sulla qualità di vita e sulla produttività delle persone colpite.(30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.