Valentina Di Paola

Scoperta in Brasile la formica più antica conosciuta

(24 Aprile 2025)

Roma – Ha ben 113 milioni di anni l’esemplare più antico mai scoperto di Haidomyrmecinae, comunemente nota come formica infernale, una specie estinta di Imenotteri. A descriverla sulla rivista Current Biology gli scienziati del Museu de Zoologia da Universidade de São Paulo, in Brasile. Il gruppo di ricerca, guidato da Anderson Lepeco, ha identificato il fossile tra le collezioni museali dell’Università, conservato in una pietra calcarea prelevata nel Brasile nord-orientale. Noti per le enormi mascelle, questi insetti sono vissuti solo durante il Cretaceo. Il team spiega che questo esemplare appartiene a una nuova specie e rappresenta la più antica testimonianza geologica di formiche.

“Pur appartenendo a un antico lignaggio – afferma Lepeco – questa specie mostrava già caratteristiche anatomiche altamente specializzate, suggerendo comportamenti di caccia unici. Questa scoperta mette in discussione la nostra comprensione dell’evoluzione e della biogeografia delle formiche nel tempo”. Prima di questo individuo, gli esemplari più antichi di formiche risalivano alla Francia e alla Birmania, ed erano conservate nell’ambra. L’esistenza di una formica infernale in Brasile dimostra che le formiche erano già ampiamente distribuite e diversificate all’inizio della loro evoluzione. L’imaging mediante microtomografia computerizzata ha dimostrato che l’esemplare analizzato era strettamente imparentato con le formiche infernali conservate nell’ambra, ma presentava caratteristiche peculiari nell’apparato di alimentazione. A differenza delle formiche moderne con mandibole che si muovono lateralmente, questa specie possedeva mandibole che si estendevano in avanti parallele alla testa e una proiezione facciale anteriore agli occhi. “Un lignaggio così specializzato dal punto anatomico – osserva Lepeco – risalente a 113 milioni di anni fa, mette in discussione le nostre ipotesi sulla rapidità con cui questi insetti svilupparono adattamenti complessi. La morfologia intricata suggerisce che anche queste formiche primitive avessero già sviluppato strategie predatorie sofisticate, significativamente diverse dalle loro controparti moderne”. “I nostri risultati – conclude – sollevano interrogativi più ampi sulle pressioni evolutive che hanno portato agli adattamenti unici della formica infernale”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).