Roma – I traumi legati ad eventi climatici catastrofici – come alluvioni o incendi di vasta portata – possono avere effetti duraturi sulle nostre funzioni cognitive, in particolare sulla capacità di autodeterminarsi. È quanto emerge da un nuovo studio guidato dall’Università della California – San Diego (UC San Diego) e pubblicato su Scientific Reports. La ricerca, che si è concentrata sui sopravvissuti al cosiddetto Camp Fire del 2018, un incendio devastante avvenuto nella California settentrionale, ha rilevato che le persone direttamente esposte al disastro hanno poi avuto difficoltà a prendere decisioni che privilegiassero i benefici a lungo termine. “La nostra precedente ricerca ha dimostrato che i sopravvissuti al Camp Fire del 2018 in California manifestano sintomi prolungati di disturbo da stress post-traumatico, ansia e depressione, oltre a iper-distraibilità “, ha affermato Jyoti Mishra, Ph.D., autrice senior e professoressa presso la Facoltà di Medicina dell’UC San Diego e co-direttrice della Climate Resilience Initiative dell’Università della California. “Questo nuovo studio suggerisce che il trauma climatico potrebbe avere un impatto anche su importanti capacità cognitive, come il processo decisionale, e sulle funzioni cerebrali sottostanti”. È noto che gli incendi boschivi, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici, influiscono negativamente sia sulla salute fisica che su quella mentale. Questo studio fornisce nuove prove del fatto che anche le funzioni cognitive, in particolare il processo decisionale, ne risentono. Lo studio ha coinvolto 75 partecipanti, suddivisi in tre gruppi: Esposti direttamente al fuoco (n=27) Esposti indirettamente (hanno assistito all’incendio ma non sono stati direttamente colpiti, n=21) Gruppo di controllo con non esposti (n=27). Tutti i partecipanti hanno completato un compito decisionale con ricompense in denaro, sottoponendosi a registrazioni cerebrali tramite elettroencefalogramma (EEG). I ricercatori hanno valutato il loro comportamento “Win-Stay”, misurando la frequenza con cui continuavano a scegliere l’opzione con le ricompense a lungo termine più elevate. I ricercatori hanno scoperto che i sopravvissuti agli incendi boschivi avevano significativamente meno probabilità di perseverare con scelte che offrivano ricompense a lungo termine. Le registrazioni cerebrali hanno rivelato una possibile spiegazione. Le scansioni cerebrali EEG effettuate mentre i partecipanti erano impegnati nei compiti decisionali hanno mostrato un’attività più intensa nella regione parietale del cervello, localizzata nella corteccia cingolata posteriore (PCC), un’area cerebrale associata al pensiero profondo e alla ruminazione. “Era chiaro che il cervello dei partecipanti allo studio direttamente esposti agli incendi boschivi diventava significativamente ipereccitato quando cercava di prendere decisioni appropriate, ma non era comunque in grado di eseguirle correttamente”, ha affermato Jason Nan, studente laureato in bioingegneria presso l’UC San Diego e primo autore dello studio. “Interpretiamo questo nel senso che il loro cervello stava cercando di concentrarsi sul prendere decisioni sensate, ma non ci riuscivano”. Comprendere come il trauma climatico influenzi il processo decisionale potrebbe portare a nuovi strumenti diagnostici e trattamenti personalizzati per le persone colpite. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Traumi eventi climatici estremi hanno effetti duraturi sulla capacità di prendere decisioni
(16 Aprile 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla