Valentina Di Paola

Nuovo sistema smart per i non vedenti

(14 Aprile 2025)

Roma – Sviluppare un nuovo dispositivo di intelligenza artificiale indossabile per aiutare i non vedenti a orientarsi nello spazio. A questo obiettivo è stato orientato uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Machine Intelligence, condotto dagli scienziati della Shanghai Jiao Tong University. Il team, guidato da Leilei Gu, ha ideato un sistema innovativo per aiutare le persone con problemi di vista a navigare e orientarsi nello spazio. La tecnologia, spiegano gli esperti, utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per esaminare l’ambiente circostante e inviare segnali a chi lo indossa quando si avvicina a un possibile ostacolo. I sistemi elettronici indossabili di assistenza visiva rappresentano un’alternativa promettente ai trattamenti medici e alle protesi impiantabili per non vedenti e ipovedenti.

Questi dispositivi, continuano gli scienziati, convertono le informazioni visive provenienti dall’ambiente in altri segnali sensoriali per supportare le attività quotidiane. Tuttavia, le opzioni attuali sono piuttosto complesse da utilizzare. Per superare questi limiti, gli scienziati hanno creato un sistema in grado di fornire indicazioni tramite comandi vocali. I ricercatori hanno sviluppato un algoritmo di intelligenza artificiale che elabora il video di una telecamera integrata nel dispositivo per determinare un percorso privo di ostacoli per l’utente. Segnali relativi all’ambiente circostante possono essere inviati all’utente tramite cuffie a conduzione ossea. I ricercatori hanno anche creato pelli artificiali estensibili da indossare ai polsi, che inviano segnali di vibrazione all’utente per orientare la direzione del movimento ed evitare oggetti laterali. Gli autori hanno testato il dispositivo con robot umanoidi e partecipanti non vedenti e ipovedenti in ambienti sia virtuali che reali. I risultati preliminari hanno evidenziato miglioramenti significativi nelle attività di navigazione e post-navigazione tra i partecipanti, come la capacità di evitare ostacoli durante l’attraversamento di un labirinto e di raggiungere e afferrare un oggetto. Questo lavoro suggerisce che l’integrazione di sensori visivi, uditivi e tattili può migliorare l’usabilità e la funzionalità dei sistemi di assistenza visiva. Nei prossimi step, concludono gli autori, sarà necessario concentrarsi sul perfezionamento del sistema e sull’esplorazione delle sue potenziali applicazioni in altri ambiti della tecnologia assistiva.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).