Valentina Di Paola

Intelligente è sexy, lo confermano anche i pesci

(25 Febbraio 2025)

Roma – Per la gambusia, un piccolo pesce di acqua dolce scientificamente noto come Gambusia affinis, l’intelligenza è un tratto importante nella ricerca di un partner. Lo dimostra uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Ecology and Evolution, condotto dagli scienziati dell’Australian National University (ANU). Il team, guidato da Ivan Vinogradov, ha analizzato un gruppo di esemplari di gambusia. Secondo il gruppo di ricerca, questa specie possiede impressionanti capacità di problem-solving, tanto da riuscire a superare con successo labirinti e altri test. I maschi più performanti in questo senso hanno maggiori capacità di trovare delle partner, il che potrebbe aver innescato un circolo ‘virtuoso’ nel tempo. Si è a lungo pensato, spiegano gli esperti, che l’evoluzione dell’intelligenza negli animali fosse guidata dalla selezione naturale. “Secondo questa teoria – riporta Vinogradov – i più abili riescono a raccogliere cibo più facilmente, trovano riparo in modo più semplice e vivono più a lungo. I geni dell’intelligenza vengono quindi trasmessi alla prole. C’è però un’altra spiegazione, secondo cui l’intelligenza rappresenta una qualità attraente nella ricerca di partner”. Questi risultati, commentano gli scienziati, suggeriscono che l’intelligenza nelle gambusie si sia evoluta, almeno in parte, attraverso la selezione sessuale, dove i tratti che aumentano il successo dell’accoppiamento e della fecondazione diventano più comuni nel corso delle generazioni. Nell’ambito dell’indagine, gli animali sono stati sottoposti a una serie di test, come navigazione in labirinti, deviazioni attorno a barriere trasparente e apprendimento della memorizzazione di punti di colore diverso. I pesci che completavano correttamente i quiz, ricevevano premi alimentari. Nei due mesi successivi, il gruppo di ricerca ha monitorato la capacità di riprodursi dei vari esemplari, scoprendo che i maschi più intelligenti si accoppiavano più frequentemente rispetto agli individui che non superavano i test. “I nostri risultati – afferma Michael Jennions, altra firma dell’articolo – implicano che l’evoluzione delle capacità cognitive potrebbe essere stata guidata dalla selezione sessuale per i maschi che hanno ottenuto maggiori opportunità di accoppiamento. Sono necessari ulteriori approfondimenti per osservare i maschi più da vicino e capire come differisce il comportamento di accoppiamento dei maschi più intelligenti rispetto al resto del banco”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).