Roma – Si chiama MELD Graph, è uno strumento di intelligenza artificiale in grado di rilevare con più precisione le anomalie cerebrali legate all’epilessia, non individuabili dai radiologi umani. Questo importante risultato è stato raggiunto dagli scienziati dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, del King’s College di Londra e dell’University College di Londra (UCL), che hanno pubblicato un articolo sul Journal of American Medical Association Neurology per rendere noti i risultati del proprio lavoro. Il team, guidato da Konrad Wagstyl e Luca Palma, ha sviluppato un nuovo approccio per riconoscere in modo più accurato anomalie cerebrali altrimenti invisibili. MELD Graph, riportano gli autori, rileva il 64 per cento delle displasie corticali focali (FCD), una delle principali cause dell’epilessia. Secondo la Società italiana di Neurologia, l’epilessia colpisce circa una persona su 100. Il 20 per cento dei pazienti è associato a una FCD, che però può essere molto difficile da rilevare tramite esame tradizionale. Nell’ambito dell’indagine, i ricercatori hanno raccolto i dati da risonanza magnetica in 1185 partecipanti, tra cui 703 persone con FCD e 482 persone sane. Le informazioni derivavano da 23 centri per l’epilessia in tutto il mondo. MELD Graph è stato quindi addestrato a individuare le anomalie cerebrali. “Questo approccio – afferma Wagstyl – può supportare i radiologi nelle loro decisioni, facilitando la diagnosi e accelerando i tempi di trattamento”. “MELD Graph – riporta Palma, dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù – ha identificato una lesione sottile trascurata da molti radiologi in un ragazzo di 12 anni che aveva crisi epilettiche quotidiane e aveva provato nove farmaci anticonvulsivanti senza alcun miglioramento delle sue condizioni. Questo strumento potrebbe identificare i pazienti con epilessia operabile chirurgicamente e aiutare nella pianificazione degli interventi. Ciò consentirebbe di risparmiare tempo e denaro”. (30Science.com)
Valentina Di Paola
Con l’IA è più facile diagnosticare anomalie cerebrali pediatriche
(24 Febbraio 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).