Roma – Scoperte da ricercatori della Mississippi State University, Stati Uniti, 16 nuove specie di cavallette, originarie delle macchie dei deserti meridionali degli Stati Uniti e del Messico che vanno ad ampliare la famiglia delle Agroecotettix, di cui ad oggi erano noti solo tre diversi esemplari. Lo studio, pubblicato su ZooKeys, fornisce nuove informazioni sulla biodiversità degli ecosistemi aridi e sullo sviluppo ecologico subito nel tempo dalla regione ed aiuta a chiarire i processi evolutivi della stessa specie. Tali informazioni saranno utili per la messa in atto di strategie per la conservazione di questi insetti ortotteri, evitandone l’estinzione. “È presumibile che questo genere di cavallette si sia diversificato durante l’epoca del Pleistocene, nota anche come era glaciale” ha spiegato JoVonn Hill, direttore del Mississippi Entomological Museum della Mississippi State University e professore associato presso la Mississippi Agricultural and Forestry Experiment Station della stessa Università. “Riteniamo che nell’area delle Montagne Rocciose, le specie di questa sottofamiglia, dapprima residenti nelle praterie alpine, si siano isolate quando i ghiacciai si sono ritirati, trasferendo i loro habitat a quote più elevate. Quindi anche queste specie desertiche potrebbero avere subito nel corso del tempo un processo di isolamento e speciazione (evoluzione)”. Le specie appena scoperte vivono, infatti, in un habitat di pianura caratterizzato da una macchia spinosa, ma ciascuna si assocerebbe a una determinata catena montuosa. “Riteniamo che il fenomeno sia dovuto al fatto che queste cavallette sono altamente selettive dal punto di vista sessuale e sono prive di particolari riti di re-accoppiamento” ha aggiunto Hill “ciò le avrebbe portate a stabilizzare le proprie popolazioni in specifiche catene montuose”. I ricercatori provvederanno a sequenziare il DNA degli esemplari raccolti per confermare queste intuizioni, inoltre utilizzando un orologio molecolare stimeranno il momento in cui le specie hanno iniziato a diversificarsi ricavando nuove informazioni su come gli attuali e passati cambiamenti climatici possano avere influenzato la loro distribuzione e quali ulteriori impatti potrebbero causare future variazioni ambientali. Tale progetto si collega a due altri studi in corso: il primo che intende identificare nuove specie di queste cavallette appartenenti alla sottofamiglia Melanoplinae, la sottofamiglia più diversificata di cavallette nordamericane che include anche il maggior numero di cavallette infestanti, il secondo che ha l’obiettivo di analizzare i fattori alla base della diversità delle Melanoplinae in Nord America e Messico campionando oltre 600 specie.(30Science.com)

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Scoperte nuove specie di cavallette che spiegano la biodiversità dei deserti
(10 Febbraio 2025)

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