Roma – Non fu il lockdown a spingere la crescita record della vegetazione sulla Terra nel 2020, ma un misto di fattori tra cui le comunque elevate emissioni di CO2, il riscaldamento globale e gli sforzi internazionali per la riforestazione. È quanto emerge da uno studio guidato dalla Duke University e pubblicato su Remote Sensing of Environment. I ricercatori hanno analizzato dati satellitari raccolti dal 2001 al 2020 per individuare segnali di rinverdimento in base a diverse misure, come la struttura della vegetazione, la densità e la salute delle piante. È emersa una tendenza generale verso una vegetazione più abbondante, con una notevole variabilità di anno in anno. Tuttavia, il 2020 si è distinto come nettamente più verde rispetto agli altri. Il team si è chiesto: la pandemia è stata responsabile della rigogliosa vegetazione? Ad esempio, i lockdown e le restrizioni ai viaggi hanno ridotto temporaneamente l’attività quotidiana e l’inquinamento atmosferico, il che avrebbe potuto consentire alle piante di prosperare in una luce solare più intensa in assenza di disturbo umano. Per individuare i fattori che hanno spinto la Terra a rinverdire, gli studiosi hanno utilizzato l’apprendimento automatico e le simulazioni ecologiche per esplorare come diversi fattori ambientali e umani potrebbero aver influenzato la crescita della vegetazione. Contrariamente alle aspettative, i lockdown legati alla pandemia hanno avuto un effetto limitato sul rinverdimento globale. Il team ha scoperto che il record di rinverdimento del 2020 era invece principalmente associato alle regioni temperate e più fredde, alimentato dall’aumento dei livelli di CO2, dal riscaldamento climatico e dagli sforzi di riforestazione. Gli effetti del riscaldamento climatico erano più evidenti nelle aree più fredde, dove l’aumento delle temperature ha prolungato le stagioni di crescita. “Sebbene i miglioramenti della qualità dell’aria a breve termine – ha spiegato Yulong Zhang, primo autore dello studio – e la riduzione dei disturbi abbiano leggermente aumentato il verde nelle regioni sottoposte a lockdown, questi effetti sono svaniti rapidamente e sono stati ulteriormente contrastati dalla variabilità climatica naturale nel corso dell’anno”.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Non fu il lockdown a rendere il 2020 l’anno record per il rinverdimento del pianeta
(7 Febbraio 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla