Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Oltre 17 milioni di persone a rischio di problemi gastrointestinali per acqua inquinata

(6 Febbraio 2025)

Roma – Circa 17 milioni di persone sono a rischio di problemi gastrointestinali a causa di livelli eccessivi di solfato nelle falde acquifere. Questa scoperta allarmante è emersa dalla prima mappa globale ad alta risoluzione della distribuzione del solfato nelle falde acquifere, realizzata dalla Hong Kong University of Science and Technology (HKUST). Gli autori hanno dettagliato i propri risultati su Environmental Science & Technology. Il consumo di acque con elevata concentrazione di solfati può causare direttamente diarrea e disidratazione. Inoltre, il solfato aggrava la contaminazione da arsenico nell’acqua e innesca il rilascio di metalli pesanti dalla corrosione delle condutture, portando indirettamente ad altre condizioni di salute e costi economici. Ad esempio, solo gli Stati Uniti sostengono circa 22 miliardi di dollari all’anno in costi correlati alla corrosione nei sistemi di approvvigionamento idrico. Il Prof. Chen Guanghao, coautore corrispondente dello studio ha affermato: “Purtroppo, i livelli di solfato nelle falde acquifere spesso non vengono monitorati. Questo problema trascurato ma critico ha implicazioni di vasta portata per la salute pubblica e le infrastrutture idriche”. Per indagare la portata del problema, il Prof. Chen e il suo team hanno sviluppato una mappa ad alta risoluzione impiegando metodi avanzati basati sui dati. Dopo aver analizzato oltre 17.000 misurazioni della concentrazione di solfati insieme a set di dati geospaziali globali hanno generato con successo una mappa pionieristica con risoluzione di 1 chilometro. La mappa evidenzia i punti caldi dell’inquinamento da solfato e identifica i principali fattori che vi contribuiscono. Con l’aiuto di questa mappa, il team di ricerca ha stabilito che circa 194 milioni di persone in tutto il mondo sono esposte ad acqua con concentrazioni di solfati superiori a 250 milligrammi per litro (mg/L), una soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). A questo livello di contaminazione, le persone potrebbero avvertire un sapore sgradevole nell’acqua. Ancora più allarmante è il fatto che circa 17 milioni di persone corrano notevoli rischi per la salute perché vivono in regioni in cui le concentrazioni di solfati superano i 500 mg/L, livelli associati a problemi gastrointestinali. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla