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I bonobo sanno quando venire in aiuto di un uomo

(3 Febbraio 2025)

Roma – I bonobo sembrano in grado di percepire quando l’uomo brancola nel buio o ha perso la bussola, suggerendogli le giuste indicazioni per venire a capo del problema o dell’informazione mancante. È quanto emerge da uno studio di ricercatori del Social and Cognitive Origins Group della Johns Hopkins University, Stati Uniti, pubblicato oggi su Proceedings of the National Academy of Science (PNAS) a seguito di un esperimento in cui i bonobo indicavano il luogo in cui si trovavano dei dolcetti che intendevano mangiare all’uomo, che ne ignorava la presenza. Questo esperimento, apparentemente semplice, dimostrerebbe per la prima volta che le scimmie sono in grado di comunicare informazioni sconosciute, grazie a un lavoro di squadra ed anche che questi primati possono intuire le lacune di un altro componete della specie: un’abilità che si pensava appartenesse solo all’uomo. “La capacità di percepire le lacune nella conoscenza reciproca è centrale nei comportamenti sociali più sofisticati ed è fondamentale per cooperare, comunicare o lavorare insieme”, ha affermato Chris Krupenye, professore associato di psicologia e scienze del cervello alla Johns Hopkins, esperta in studi applicati all’animale, e autore del lavoro. “La nostra ricerca smentisce la tesi che alcune capacità della mente umana, ritenute tipiche solo della nostra specie, come l’insegnamento e il linguaggio, non possano essere travate in diverse forme anche negli animali. Ad esempio abbiamo dimostrato che l’uomo e le altre scimmie condividono le ricche basi mentali, suggerendo che queste capacità si sono evolute milioni di anni fa nei nostri antenati comuni”. In alcuni esperimenti condotti con tre bonobo maschi, Nyota, 25 anni, Kanzi, 43 anni e Teco, 13 anni, tutti residenti presso Ape Initiative, un’organizzazione di ricerca e istruzione senza scopo di lucro, i ricercatori “giocavano” con i bonobo, ad esempio sedendosi l’uno di fronte all’altro su un tavolo, mentre una seconda persona nascondeva qualcosa come un acino d’uva, un boccone di cibo o altro, sotto una tazza. È stato dimostrato che se all’uomo sfuggiva dove l’oggetto era stato nascosto, il bonobo riusciva sempre a trovarlo, indicando rapidamente la tazza giusta in modo dimostrativo, puntando le dita attraverso la rete. Un chiaro segnale che le scimmie stavano cercando di comunicare il risultato all’uomo. Questo studio è il primo ad avere replicare in un ambiente controllato simili scoperte che suggeriscono che gli scimpanzé vocalizzano per avvertire i compagni di potenziali minacce non percepite, come un serpente ad esempio, ma anche che le scimmie possono avere contemporaneamente due visioni mentali del mondo contrastanti. Ad esempio sapere esattamente dove si trova il cibo e, allo stesso tempo, percepire che il compagno ignora questa stessa informazione. I ricercatori intendono ora indagare le dinamiche del pensiero delle scimmie, compreso il modo in cui pensano alla mente degli altri individui. “Quello che abbiamo dimostrato è che le scimmie sono in grado di comunicare con il partner per cambiare il loro comportamento, ulteriori ricerche potranno indicare se le scimmie siano anche in grado di modificare lo stato mentale del loro partner o le loro convinzioni”, concludono i ricercatori.(30Science.com)

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